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L’Ungheria non sospenderà più le norme europee sul diritto d’asilo

Il governo di Budapest aveva annunciato il 23 giugno che avrebbe sospeso unilateralmente il cosiddetto regolamento Dublino 3. Nemmeno una settimana prima, l’esecutivo di destra guidato da Viktor Orbán aveva annunciato la costruzione di un muro di 4 metri di altezza lungo la frontiera con la Serbia

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L’Ungheria annuncia la sospensione del regolamento di Dublino sui richiedenti asilo

L’Ungheria ha annunciato in maniera unilaterale la sospensione del regolamento di Dublino che regola le domande di asilo nell’Unione europea. Il governo ha dichiarato che questa decisione è stata presa “nell’interesse del paese”, perché se Dublino fosse rispettato ci sarebbero troppi richiedenti asilo in Ungheria.

Secondo un portavoce del governo, il flusso di migranti nel paese dall’inizio dell’anno è stato troppo massiccio, si stima che siano entrare in maniera irregolare 60mila persone nel paese. Un portavoce del governo ha dichiarato che l’Ungheria è il paese “più sovraccarico tra i paesi membri dell’Unione europea”.

Il 17 giugno l’Ungheria aveva annunciato la costruzione di un muro lungo 175 chilometri lungo il confine con la Serbia per limitare l’ingresso dei migranti. La maggior parte dei migranti che arriva in Ungheria passa dalla frontiera serba con l’intenzione di raggiungere la Germania o altri paesi del Nordeuropa, attraversando l’Austria e la Repubblica Ceca.

L’Austria, che più di altri potrebbe subire le conseguenze di questa decisione, ha immediatamente condannato l’annuncio di Budapest: “Chi vuole continuare ad avere un’Europa senza frontiere deve rispettare le regole di Schengen”, ha commentato la ministro degli interni Johanna Mikl-Leitner, “e ciò implica la stretta osservanza del regolamento di Dublino”.

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