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Il sospetto jihadista dell’attentato di Lione confessa l’omicidio

L’uomo sospettato di terrorismo per l’attacco del 26 giugno all’industria chimica a sud di Lione, in Francia, ha ammesso di avere ucciso il proprio datore di lavoro dentro la sua macchina, prima di arrivare allo stabilimento di Saint Quentin-Fallavier, dove ha tentato di provocare un’esplosione.

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Almeno un morto e un ferito nell’attentato di Lione

Lo stabilimento Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, in Francia.

C’è stato un attentato in uno stabilimento di gas a Saint-Quentin-Fallavier, vicino a Lione, in Francia. Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione è stata causata da due persone che hanno fatto irruzione in auto all’interno dello stabilimento e hanno colpito le bombole di gas dell’impianto. Ci sono numerosi feriti e almeno un morto. Un cadavere decapitato è stato ritrovato nelle vicinanze. Uno dei due attentatori è stato fermato e interrogato dalla polizia. Il ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve è in viaggio per raggiungere il luogo dell’attentato.

Il governo francese ha rafforzato le misure di sicurezza in tutti i siti sensibili, dopo l’attacco.

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