Confermato il sequestro di un impianto dell’Ilva dopo la morte di un operaio
Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Taranto ha confermato il sequestro dell’altoforno 2 dell’Ilva. Il sequestro preventivo era stato disposto il 19 giugno, in seguito alla morte di Alessandro Morricella, un operaio di 35 anni, investito lo scorso 8 giugno da un getto di ghisa incandescente all’interno dell’altoforno 2. Per il gip l’impianto non è sicuro e mette a rischio la vita degli operai che lavorano all’Ilva.
Il giudice ha anche respinto la richiesta di facoltà d’uso presentata dai legali dei commissari Ilva Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi. Attualmente è acceso un solo altoforno dei cinque dell’impianto siderurgico tarantino e, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, i commissari stanno valutando se conviene mantenere l’operatività o se bloccare del tutto il ciclo produttivo.