La corte suprema degli Stati Uniti vota a favore del farmaco per le iniezioni letali
La corte suprema degli Stati Uniti si è espressa a favore dell’uso di un discusso metodo per condurre iniezioni letali, affermando che non costituisce una punizione “crudele e disumana”. A causa della crescente difficoltà di reperire le sostanze per eseguire le condanne a morte, dovute al bando europeo sulla vendita di prodotti usati per le iniziazioni letali, alcuni stati hanno fatto ricorso al sedativo midazolam, che però è stato criticato perché impiega troppo tempo per avere effetto. Gli oppositori alla pena di morte affermano quindi che il suo utilizzo violi l’ottavo emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che vieta il ricorso a “punizioni crudeli e disumane”.
Il caso, chiamato Glossip v. Gross, è stato presentato da tre detenuti nello stato dell’Oklahoma, secondo i quali il sedativo non consente di raggiungere il livello di incoscienza necessario per procedere con l’esecuzione e che quindi causerebbe sofferenza e dolore ai condannati a morte. I giudici della corte suprema hanno però respinto il ricorso, con cinque voti contrari e quattro favorevoli.