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I laburisti britannici eleggono il loro nuovo leader

Da sinistra, Jeremy Corbyn, Liz Kendall, Yvette Cooper e Andy Burnham al dibattito finale per le elezioni del leader del Labour, a Gateshead, Regno Unito, il 3 settembre 2015. (Scott Heppell, Ap/Ansa)

Le elezioni per il segretario del Labour si sono chiuse alle 12 di oggi, 10 settembre, dopo tre settimane in cui gli iscritti e i sostenitori del partito progressista britannico hanno potuto votare per scegliere il nuovo leader. Il favorito è Jeremy Corbyn, anche se alcuni quotidiani insinuano il dubbio di una sua possibile sconfitta all’ultimo minuto, dovuta al sistema di voto che prevede che gli elettori esprimano tre nomi, in ordine di preferenza.

Corbyn è un politico poco noto, per buona parte della sua carriera lasciato ai margini del partito, uscito scosso dalla sconfitta alle elezioni di maggio che hanno riconfermato David Cameron alla guida del paese. Il deputato di 63 anni è il favorito per la vittoria anche per i bookmaker, da un lato perché incarna il desiderio di ritorno alle origini dell’ala più a sinistra del partito, dall’altra perché si rivolge ai giovani messi in difficoltà dai tagli all’istruzione e allo stato sociale.

Se da un lato raccoglie le preferenze di chi vuole scuotere l’apparato dei laburisti, suscita le ostilità di grandi nomi del passato dei Labour come l’ex primo ministro Tony Blair, che si è espresso apertamente contro la sua candidatura e che ha consigliato a quanti si sono lasciati conquistare il cuore da Corbyn: “Fatevi un trapianto”. Il timore ai vertici è che una vittoria di Corbyn potrebbe spingere l’elettorato più moderato nelle braccia dei conservatori.

Secondo un sondaggio pubblicato dell’Independent, per il 66 per cento degli intervistati non sarebbe in grado di portare alla vittoria il partito alle politiche previste per il 2020. Secondo il rilevamento del quotidiano britannico, condotto da Orb intervistando 2.000 persone, soltanto il 34 per cento crede che Corbyn possa essere un leader forte, che possa condurre la sinistra alla riscossa contro i Tories alle prossime elezioni.

Lo sfidante Andy Burnham ha lanciato un ultimo appello a non votare per Corbyn: eleggerlo equivale a consegnare il potere ai conservatori per i prossimi 20 anni.

Le altre due contendenti, Yvette Cooper e Liz Kendall, sono molto distaccate nei sondaggi.

L’annuncio del vincitore verrà dato sabato 12 settembre. Il voto per le primarie è iniziato il 14 agosto. Potevano votare i membri del partito, i sostenitori registrati o i simpatizzanti, pagando tre sterline. Prima il leader del Labour veniva scelto da un collegio ristretto rappresentato per un terzo ciascuno da deputati, sindacati e iscritti, ora ciascun membro del partito ha diritto ad un voto individuale, con identico peso.

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