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La stampa tedesca s’interroga sui danni collaterali del caso Volkswagen

Anche oggi i principali giornali tedeschi dedicano i titoli di apertura allo scandalo che ha colpito la Volkswagen. Il leader mondiale dell’industria automobilistica è accusato dall’Agenzia federale americana per l’ambiente di aver falsificato i dati sulle emissioni di alcuni modelli dei marchi Volkswagen e Audi dotate di motori diesel. Oltre undici milioni di auto sarebbero coinvolte nel mondo.

Oggi si riunisce un consiglio di amministrazione straordinario, che dovrà decidere sulle misure da prendere per risolvere il danno d’immagine e borsistico subito dal marchio, le cui azioni hanno perso 25 miliardi di euro – pari a circa un terzo della capitalizzazione. In gioco è anche la testa dell’amministratore delegato, Martin Winterkorn e, secondo alcuni editorialisti, l’esistenza stessa della casa automobilistica oltre alla fiducia dei consumatori nel made in Germany.

Winterkorn promette un “rapido chiarimento”
Frankfurter Allgemeine Zeitung

La Volkswagen è in caduta libera, non solo il suo titolo in borsa”, scrive Carsten Knop. “Oggi, in occasione della seduta straordinaria del consiglio di sorveglianza, si incontrano i dirigenti di un gruppo in cui tutto quello che finora sembrava scolpito nella pietra è stato messo in dubbio da un giorno all’altro”.

Winterkorn lotta
Handelsblatt

“Martin Winterkorn ha dimostrato già in diverse occasioni di essere un lottatore. Ora si prepara alla battaglia più difficile della sua carriera. Non sono in gioco solo il suo lavoro e la sua reputazione, ma il futuro del più grande gruppo industriale tedesco”, sostiene Martin Dowideit sul quotidiano economico.

Handelsblatt, 23 settembre 2015.

“Sarà difficile che Winterkorn resti al suo posto”
Süddeutsche Zeitung

“Ora il compito più importante è stabilizzare il gruppo e ristabilire rapidamente la trasparenza”, ritiene Caspar Busse, secondo il quale “andrebbero in questa direzione le dimissioni immediate del capo della Volkswagen, Martin Winterkorn, anche se lui la pensa diversamente”.

Il capo della Volkswagen chiede fiducia
Die Welt

“Tutti sanno che negli Stati Uniti vale regola che dovrebbe essere scontata per qualunque bravo uomo d’affari: tolleranza zero contro ogni violazione delle regole. Ma è chiaro che molti dirigenti non ne tengono conto”, scrive Nikoalus Doll. “Questo è pericoloso per l’intera economia tedesca”.

Ce la faremo!
Die Tageszeitung

“Se la Volkswagen e l’Audi, ammiraglie della tecnologia tedesca, ricorrono a certi mezzi per esportare, di chi ci si può ancora fidare?”, si chiede Richard Rother. “Questo scandalo farà contenti i concorrenti asiatici e americani, mentre qui in Germania deve scattare l’allarme, perché le esportazioni dell’industria sono la base del nostro diffuso benessere”.

Die Tageszeitung, 23 settembre 2015.

La Volkswagen shocca il mondo
Der Tagesspiegel

“Ora il marchio Volkswagen è sinonimo di devastazione”, scrive Stephan Andreas Casdorff. “E non solo per se stesso. La truffa coinvolge milioni di autovetture, milioni di persone: i clienti ma anche le centinaia di migliaia di dipendenti dell’intero settore. I danni collaterali saranno enormi. Cause civili e penali, risarcimenti per gli automobilisti e per gli azionisti danneggiati dal crollo del titolo. È in gioco l’esistenza di un grande gruppo, ma anche del settore automobilistico tedesco”.

In collaborazione con VoxEurop

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