In Israele si intensificano le violenze. Stamattina ci sono stati diversi attacchi a Gerusalemme e nella città di Raanana, nel centro del paese, con una trentina di feriti e almeno tre morti israeliani. Anche uno degli aggressori è stato ucciso dalle forze di sicurezza, mentre sulla sorte degli altri ancora non si hanno notizie certe.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione di emergenza dei vertici della sicurezza nel pomeriggio, mentre le principali fazioni palestinesi, comprese Fatah e Hamas, hanno indetto una “giornata della collera” in Cisgiordania, Gaza e a Gerusalemme Est. La comunità araba di Israele ha decretato uno sciopero delle attività commerciali.
- Il primo episodio di violenza è avvenuto stamattina un po’ prima delle 9 ora locale (le 8 in Italia) nella via principale di Raanana, una città israeliana poco a nord di Tel Aviv. Un palestinese residente a Gerusalemme Est, di 22 anni, ha accoltellato un israeliano prima di essere fermato dai passanti, che l’hanno costretto al suolo fino all’arrivo della polizia. La persona accoltellata è ricoverata in ospedale, secondo alcune fonti in modo grave.
- Pochi minuti dopo, a Gerusalemme Est, due uomini hanno costretto con la loro auto un autobus di linea a fermarsi nella zona di Armon Hanatziv, famosa per la sua vista sulla città vecchia. I due assalitori, di 22 e 24 anni, erano in possesso di un’arma da fuoco e un coltello, con cui sono saliti a bordo del pullman e hanno attaccato i passeggeri. Due uomini, di circa 40 e 60 anni, sono rimasti uccisi e 16 persone sono state ferite, alcune in modo grave. La polizia è intervenuta con una certa rapidità e ha sparato contro gli aggressori. Uno di loro è morto e la sorte dell’altro non è chiara.
- In un’altra zona di Gerusalemme, sulla Malchei Yisrael street nel quartiere ultraortodosso di Makor Baruch, un uomo a bordo di un’auto ha investito di proposito un gruppo di persone, poi è sceso dall’auto e ha cominciato ad accoltellare i passanti, uccidendo un uomo e ferendone altri sei. La polizia ha riferito che l’aggressore è stato “neutralizzato” senza spiegare con esattezza cosa voglia dire.
- A Raanana c’è stata una seconda seconda aggressione con arma da taglio in cui due persone sono rimaste leggermente ferite e il responsabile è stato fermato dalle forze dell’ordine.
Nella Striscia di Gaza, sempre stamattina, centinaia di palestinesi hanno partecipato a una protesta violenta contro gli israeliani vicino alla barriera di confine, al varco di Erez. Le autorità israeliane hanno deciso di chiudere il passaggio per motivi di sicurezza.
La frequenza degli attacchi che si sono susseguiti dall’inizio del mese hanno spinto alcuni osservatori a parlare di terza intifada o intifada dei coltelli, per via della frustrazione che sta emergendo nella nuova generazione di palestinesi sul fallimento politico dei propri vertici.
Finora le aggressioni sono state attribuite a “cani sciolti”, persone che agirebbero spontaneamente senza coordinamento o obiettivi politici precisi, ma l’attacco di stamattina contro l’autobus di Gerusalemme ha suggerito la possibilità che alcuni attentati possano essere l’opera di organizzazioni palestinesi radicali.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it