Com’è andato il terzo dibattito dei repubblicani statunitensi
Marco Rubio e Ted Cruz sono stati i candidati più convincenti nel terzo dibattito per le primarie dei repubblicani in Colorado, secondo i mezzi d’informazione statunitensi.
Donald Trump e Ben Carson, i due favoriti secondo gli ultimi sondaggi, sono stati attaccati fin dall’inizio e non sono riusciti a imporre i loro temi. Jeb Bush, in difficoltà secondo i sondaggi, è sembrato sempre più in difficoltà.
Il dibattito, moderato dai giornalisti della Cnbc, si è focalizzato soprattutto sui temi economici e in particolare sulle tasse. Ma non sono mancati attacchi diretti tra i candidati. Il senatore Marco Rubio si è difeso dalle accuse di Jeb Bush, quando l’ex governatore della Florida l’ha accusato di assenteismo in senato.
Il governatore dell’Ohio, John Kasich, ha attaccato Trump e Carson, definendo “fantasie” i loro piani fiscali. Ben Carson ha difeso il suo piano fiscale, ispirato alla Bibbia, mentre Carly Fiorina ha proposto di semplificare il sistema delle tasse.
Diversi candidati hanno raccolto ovazioni dal pubblico attaccando i conduttori e i mezzi d’informazione generalisti statunitensi, accusati di essere dalla parte dei democratici. Ted Cruz ha detto ai giornalisti della Cnbc: “Questo non è un combattimento in una gabbia. Perché non parliamo dei problemi che interessano davvero alla gente?”. “Nessuno spettatore a casa pensa che i moderatori voteranno alla primarie dei repubblicani”, ha aggiunto.
I commenti della stampa statunitense. Marco Rubio, che ha 44 anni ed è di origini cubane, nei dibattiti precedenti era sembrato in difficoltà a causa della minore esperienza rispetto agli altri candidati, scrive la Reuters, ma ieri sera è stato il migliore. Ha usato la sua storia personale per parlare ai ceti più bassi, ricordando il suo passato nella classe operaia di Miami, e ha saputo resistere in modo brillante agli attacchi di Jeb Bush.
Rubio, secondo Politico, potrebbe anche aver fatto cambiare idea agli elettori repubblicani nel mondo della finanza, finora considerati vicini a Jeb Bush. “Marco Rubio ha esposto diverse volte il suo piano fiscale, in particolare le misure che piacciono a Wall Street, proponendo di eliminare le tasse su rendite finanziarie, dividendi e immobili”, ha commentato Politico.
Negativa la performance di Donald Trump, secondo il New York Times. “Nella prima ora del dibattito, Trump è sparito. I suoi rivali e i moderatori hanno dimostrato meno interesse nei suoi confronti rispetto al passato. E Trump senza attenzioni è come una petunia senza acqua e luce. Sbiadisce”.
Male anche Ben Carson, primo a livello nazionale secondo un recente sondaggio del New York Times. Il Washington Post ha scritto: “Le prime tre risposte dell’ex chirurgo sono state vicine al nonsense. È sembrato spesso sorpreso e ha fatto fatica a parlare in modo chiaro. È sembrato spaesato”.
“Il vero mistero di mercoledì sera è stato Jeb Bush”, commenta l’Atlantic, “quello che un tempo era il favorito è sembrato in caduta libera nelle ultime settimane e nel weekend si è ritirato con la sua famiglia a Houston per salvare la sua campagna. È sembrato annoiato e apatico. Ha dato risposte vaghe. Mentre Huckabee, Christie e Paul si sono lamentati con i conduttori per non aver ricevuto più domande, lui è sembrato rassegnato”.