Una guida Michelin per i senza fissa dimora a Roma
È una guida in cui non appaiono né i monumenti della città eterna né i ristoranti famosi. Non si trova in libreria e i suoi lettori di riferimento sono le persone che non si possono permettere di comprare neanche un libro usato: i senza tetto.
Il volume tascabile – 250 pagine – intitolato Roma. Dove mangiare, dormire e lavarsi, è stato soprannominato la “guida Michelin per i poveri”. L’edizione 2016 è stata presentata il 22 dicembre per riportare l’attenzione verso le persone senza fissa dimora durante il periodo natalizio.
La Comunità di sant’Egidio, l’associazione cattolica che pubblica la guida, stima che ci sono circa ottomila persone senza tetto a Roma. Molti di loro sono stranieri, ma gli italiani sono sempre di più. Circa 2.500 dormono all’aperto e altre migliaia in rifugi precari come degli edifici abbandonati.
Marco Impagliazzo, presidente della comunità, ha detto che un numero crescente di senza tetto sono uomini italiani sulla trentina che si sono separati o divorziati e hanno perso quelle reti di sicurezza famigliari che tradizionalmente avevano protetto gli italiani in passato.
L’economia italiana sta emergendo lentamente da una recessione triennale e la disoccupazione resta vicino ai livelli da record, con praticamente nessun aumento dei posti di lavoro per i disoccupati con meno di 35 anni.
La guida include gli indirizzi di servizi medici, 40 mense per i poveri, 40 punti di ristoro al coperto, 45 posti in cui dormire e 17 posti per lavarsi, farsi la barba o tagliarsi i capelli.
Il numero di posti in cui è possibile lavarsi è aumentato negli ultimi anni a Roma dopo che gli stessi senza tetto avevano spiegato alle associazioni di volontariato che era quello che mancava di più. Papa Francesco aveva quindi fatto aprire delle docce per i senza fissa dimora appena fuori piazza San Pietro.
La guida, giunta alla sua 26 ° edizione, comprende una cartina pieghevole e impermeabile con dei semplici disegni – per eesempio un panino per segnare i punti dove viene distribuito del cibo – e le linee di trasporto pubblico per arrivarci.
Sant’Egidio, che è stata nominata per il Nobel per la pace per il suo lavoro nella risoluzione dei conflitti e i suoi programmi per la cura dell’aids in Africa, prevede di distribuire 13mila copie direttamente ai senza tetto e ai volontari che li aiutano.
(Traduzione di Stefania Mascetti)
Questo articolo è stato pubblicato dall’agenzia di stampa Reuters.