Barack Obama annuncia maggiori controlli sulle armi negli Stati Uniti
La Casa Bianca ha annunciato il 4 gennaio delle misure per il controllo delle armi che impongono a un maggior numero di venditori l’obbligo di avere la licenza e stabiliscono verifiche preliminari per gli acquirenti. Si tratta di decisioni che, secondo il presidente Barack Obama, egli ha pienamente il diritto di varare senza bisogno di un’approvazione del congresso.
Obama ha affermato che anche se queste misure non potranno evitare il ripetersi di sparatorie di massa o di crimini sanguinosi, comunque salveranno alcune vite. Anticipate dopo l’incontro con la procuratrice generale (ministro della giustizia) Loretta Lynch, le nuove restrizioni verranno annunciate ufficialmente dal presidente degli Stati Uniti alle 17.40 di martedì 5 gennaio.
Da ora in avanti il Bureau of alcohol, tobacco, firearms and explosives (Atf) degli Stati Uniti imporrà alle persone che vendono armi da fuoco nei negozi, nelle fiere o su internet l’obbligo di avere una licenza e di sottoporsi a dei controlli. L’Atf sta inoltre mettendo a punto un regolamento che impone verifiche sui trascorsi di chi vuole acquistare armi pericolose.
Obama, rivolgendosi ai giornalisti, ha dichiarato che le nuove misure sono in linea con il secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che sancisce il diritto di possedere delle armi.
“Si tratta di raccomandazioni che non solo rientrano pienamente nella mia autorità legale e nel potere esecutivo, ma che sono inoltre sostenute da una schiacciante maggioranza di cittadini statunitensi, compresi i possessori di armi”, ha dichiarato Obama al termine dell’incontro con la procuratrice generale Lynch e altri consiglieri.
Lynch ha dichiarato che l’amministrazione non possiede alcuna stima sul numero di persone che sarebbero toccate da questi cambiamenti.
Non è prevista una soglia minima per i venditori: le persone che vendono una o due pistole a un mercato delle pulci potrebbero essere considerati dei venditori e quindi soggetti alle nuove regole. Ma appassionati e collezionisti sarebbero comunque esclusi dall’obbligo di registrarsi.
Obama ha chiesto ai suoi collaboratori di trovare nuove vie legali con cui esercitare il suo potere esecutivo per rendere più severe le regole sulle armi
Negli ultimi mesi, varie sparatorie di massa hanno provocato indignazione in tutto il paese. Il presidente Obama, con le mani legate dall’immobilismo del congresso su questo tema, ha chiesto allora ai suoi collaboratori di trovare nuove vie legali con cui esercitare il suo potere esecutivo per rendere più severe le regole sulle armi, in maniera unilaterale.
Obama sta scatenando una tempesta politica, scavalcando il congresso con queste misure che potrebbero essere contestate dal punto di vista legale. Secondo i repubblicani il presidente sta abusando dei propri poteri.
Le armi sono un’importante questione nella politica degli Stati Uniti. È dagli anni novanta che il congresso non approva alcuna significativa legge che limiti il possesso delle armi da fuoco.
Il 4 gennaio, nonostante il mercato azionario fosse in forte flessione, le azioni dei produttori di armi Smith & Wesson Holding Corp e Sturm Roger & Co Inc sono salite, come già accaduto in passato quando la Casa Bianca ha valutato una riforma relativa alla vendita di armi.
La National rifle association (Nra), il principale gruppo in difesa del diritto di possedere armi del paese, è temuta e rispettata a Washington per la sua capacità di mobilitare i detentori di pistole o fucili.
Il ricorso ad azioni esecutive da parte di Obama inaugura il suo ultimo anno di presidenza con una mossa che, secondo i repubblicani, esemplifica il suo abuso di poteri. Il congresso, controllato dai repubblicani, ha respinto nel 2013 le proposte di legge più severe sul controllo delle armi avanzate da Obama.
“Il presidente sta, come minimo, sovvertendo il settore legislativo e, potenzialmente, rovesciandone la volontà”, ha dichiarato Paul Ryan, il presidente della camera dei rappresentanti.
I repubblicani hanno invitato a rafforzare i controlli sulla salute mentale piuttosto che limitare il diritto di possedere di armi. La Casa Bianca ha dichiarato che chiederà al congresso cinquecento milioni di dollari del suo budget per il 2017 per rafforzare l’accesso all’assistenza psichiatrica.
I diversi stati degli Stati Uniti hanno reagito in maniera diversa nei confronti della violenza da arma da fuoco. Il Texas ha legalizzato la possibilità di portare apertamente con sé delle armi, mentre New York e Connecticut hanno vietato i caricatori ad alta capacità.
Nel 2008, la corte suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il secondo emendamento della costituzione protegge il diritto dei singoli cittadini di possedere e portare armi. Ma la corte ha anche riconosciuto che le leggi che impongono alcune condizioni alla vendita commerciale di armi possono essere coerenti col secondo emendamento.
(Traduzione di Federico Ferrone)
Questo articolo è stato pubblicato dalla Reuters.