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Cosa succede nelle zone colpite dal terremoto nell’Italia centrale

La chiesa di Sant’Antonio a Visso, in provincia di Macerata, il 27 ottobre 2016. (Alessandra Tarantino, Ap/Ansa)

Due scosse di magnitudo 5,4 e 5,9 sono state registrate alle 19.10 e alle 21.18 del 26 ottobre, seguite da uno sciame sismico. L’epicentro è stato localizzato a Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata. È stata colpita tutta la Valnerina, tra Marche e Umbria, e in particolare le cittadine di Visso, Ussita, Preci, Camerino e Norcia. Nella zona ci sono stati black out e danni agli edifici. Il punto sulla situazione:

  • Dalle 19.10 del 27 ottobre l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha localizzato più di duecento scosse tra Marche e Umbria, nella zona di Visso, in provincia di Macerata. Quaranta quelle con una magnitudo compresa tra 3 e 4; tre quelle con una magnitudo tra 4 e 5; due di magnitudo maggiore di 5.
  • Una nuova scossa di magnitudo 4,4, è stata registrata alle 10.21 a Castelsantangelo sul Nera, nelle Marche.
  • I geologi hanno ricordato che la sequenza sismica nell’Italia centrale, cominciata con l’evento di magnitudo 6 del 24 agosto alle 3.36, è ancora in pieno svolgimento. Da allora sono stati registrati complessivamente più di 18mila eventi sismici, in un’area che si estende per oltre 60 chilometri.
  • I feriti sono numerosi, ma non sono gravi.
  • Gli sfollati sono tra i duemila e i tremila, ma non sono stati ancora quantificati.
  • Un uomo di 73 anni è morto d’infarto a Tolentino, in seguito alla seconda scossa.
  • Cinque persone sono rimaste bloccate a causa di una frana avvenuta dopo la scossa 5.9 nella frazione di Acquasanta, sono in corso i soccorsi.
  • A Camerino il campanile della chiesa è crollato su un edificio senza provocare vittime.
  • Le scuole rimarranno chiuse nelle zone interessate dal sisma, in Umbria, Marche e Abruzzo per verifiche sugli edifici.
  • Le due forti scosse sono state avvertite anche a Roma, Napoli, Firenze, Bologna, L’Aquila, Perugia e Terni. Segnalazioni di danni agli edifici anche in Veneto, Friuli Venezia Giulia e in Austria.
  • La scossa di terremoto ha provocato gravi lesioni nel carcere di Camerino, che è stato evacuato nella notte con il trasferimento dei 42 detenuti (34 uomini e otto donne) nel carcere romano di Rebibbia.
  • È stata riaperta a senso unico alternato la strada statale Salaria a Pescara del Tronto nel territorio di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, chiusa per precauzione su ordine della Protezione civile.
  • Il consiglio dei ministri ha prolungato lo stato di emergenza e ha stanziato con un decreto 40 milioni di euro.
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