Wolfgang Tillmans
Tate modern, Londra, fino all’11 giugno
L’immagine di due ragazzi magri e mezzi nudi seduti sul ramo di un albero ha definito una generazione. Lutz and Alex sitting in the trees di Wolfgang Tillmans è l’evocazione perfetta della controcultura dei rave nei primi anni novanta. È riconoscibile anche per chi non ha una profonda conoscenza dell’arte contemporanea. Alla Tate modern una mostra esplora le più recenti sperimentazioni di Tillmans, dalle drammatiche astrazioni di colore alle nature morte con kiwi, aragoste e sigarette che hanno un debito con certi quadri olandesi del seicento. Le foto di cinquecento edifici fotografati in 37 paesi diversi diventano un duro attacco all’architettura contemporanea, mentre una sala progettata per ascoltare la musica in perfette condizioni audio nobilita la musica popolare come forma d’arte. Tillmans non ha mai fatto una distinzione tra arti alte o basse e ha sempre considerato le opere che finiscono nei musei e i suoi dj set occasionali come due facce della stessa medaglia. Questo atteggiamento democratico e la forza estetica delle sue opere gli hanno assicurato una schiera di ammiratori. I visitatori vengono inghiottiti da un paesaggio marino di tre metri per quattro o dalla scena di un mercato in Etiopia che occupa l’intera parete. L’immagine di una giacca e dei pantaloncini lucidi accartocciati insieme ha i contorni di un panneggio rinascimentale. Tillmans ha il dono di evocare un mondo tridimensionale attraverso un mezzo che ha solo due dimensioni. The Economist
Hirst alla riscossa
Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Venezia dal 9 aprile
Immaginiamo l’uscita di un nuovo album acustico dei Rolling Stones o l’impacchettamento di un’isola a opera di Christo. L’annuncio della prossima mostra di Damien Hirst ha creato un analogo senso di attesa. Per la prima volta Palazzo Grassi e Punta della Dogana, sedi veneziane della Collezione Pinault, saranno dedicate a un unico artista. Come sempre con Hirst, le informazioni sono blindatissime e controllate direttamente dal suo studio. Pinault non ha rilasciato interviste e le gallerie che rappresentano Hirst non sono autorizzate a far girare immagini delle nuove opere che saranno immesse sul mercato. Il progetto somiglia a un tesoro sommerso, coperto di coralli, appena recuperato dall’oceano. Duecento pezzi da un minimo di 400mila dollari per i piccoli oggetti di giada a un massimo di 4 milioni per la testa di Medusa in malachite. I potenziali acquirenti non potranno ricevere immagini delle opere. Un rappresentante delle gallerie che rappresentano Hirst proporrà le opere porta a porta con un catalogo digitale. The New York Times
Spettacolari e leggeri
Fast forward_, Whitney museum, New York, fino al 14 maggio_
Il Whitney riesuma la pittura degli anni ottanta, un genere che trent’anni fa si era affacciato con la sua vitalità gioiosa e magniloquente per poi scomparire nel nulla. Ora come allora l’effetto è di una spettacolarità schizofrenica e le opere sono caratterizzate da grandi formati ed esigui contenuti. Financial Times
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it