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Lavorare nel Regno Unito ai tempi della Brexit

Un bracciante immigrato in una fattoria nel Kent, Regno Unito, 24 luglio 2017. (Neil Hall, Reuters/Contrasto)

Il Regno Unito ha bisogno di ballerine, biochimici e saldatori – ma solo se sono specializzati “in condotte ad alta integrità” e con almeno tre anni d’esperienza. Queste sono alcune delle professioni inserite nella lista ufficiale “delle carenze occupazionali” (Sol, shortage occupation list), un elenco che diventerà molto più nutrito con le nuove regole sull’immigrazione.

Il sistema non farà distinzione tra gli immigrati in base alla loro provenienza. Quindi gli europei non godranno più della libertà di movimento, ma allo stesso tempo saranno ridotti i limiti per gli immigrati provenienti dal resto del mondo. Questi avranno bisogno di un certificato equivalente alla specializzazione post laurea, non più di una laurea. Il governo sostiene che in questo modo sarà possibile accogliere i lavoratori più qualificati, riducendo il numero complessivo degli immigrati.

Questo “sistema basato sul punteggio”, come viene definito, è in realtà meno flessibile di quanto sembri. La maggior parte dei migranti dovrà parlare inglese e aver ricevuto un’offerta di lavoro con un potenziale salario superiore alle 25.600 sterline all’anno (30.500 euro). Le eccezioni saranno consentite solo per “cervelloni” con dottorato la cui professione rientra nella Sol. Una bella fortuna per le ballerine con una buona padronanza dell’inglese e un dottorato.

Le aziende temono una riduzione del flusso di migranti poco qualificati in un momento in cui c’è praticamente la piena occupazione.

Le aziende hanno accolto con favore la rimozione del tetto sul numero degli immigrati, le agevolazioni per i lavoratori qualificati e la riduzione della soglia di 30mila sterline all’anno fissata inizialmente. Ma allo stesso tempo sono preoccupate dalle carenze in alcuni settori. Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione è al 3,8 per cento e ci sono più di 800mila posti di lavoro vacanti. Le aziende temono una riduzione del flusso di migranti poco qualificati in un momento in cui c’è praticamente la piena occupazione.

Secondo un rapporto recente del gruppo di studio The Uk in a changing Europe, la concomitanza tra la cancellazione della libertà di movimento e l’introduzione di un piano relativamente liberale per i lavoratori qualificati ridurrà il saldo migratorio di appena 35mila unità (attualmente è di 212mila persone). Le ricerche della Migration advisory committee (Mac), un comitato che fa parte del governo, hanno stabilito che le nuove regole comporteranno una riduzione contenuta del pil e un aumento altrettanto contenuto del pil pro capite. Il calo dei lavoratori non qualificati potrebbe produrre un aumento degli stipendi, ma resta il fatto che il salario minimo (il settimo più alto tra i 27 paesi dell’Ocse che lo prevedono) ha un effetto maggiore.

Le aziende che assumono molti lavoratori europei con salari bassi avranno seri problemi. Secondo il gruppo di studio Ippr, in base al nuovo sistema il 66 per cento dei lavoratori del campo sanitario e sociale provenienti dall’Unione europea e l’85 per cento di quelli del settore alberghiero e della ricezione non avrebbero diritto a un visto. Il governo spera di spingere i britannici a tornare sul mercato del lavoro per coprire le carenze. La ministra dell’interno Priti Patel sostiene che nel Regno Unito “ci sono più di 8,45 milioni di persone tra i 16 e i 64 anni che sono economicamente inattive”. Tuttavia la maggior parte di questi disoccupati studia, è in pensione, è affetta da malattie o si occupa della famiglia, e solo 1,4 milioni di persone sostengono di voler trovare un lavoro.

Gli agricoltori britannici si preoccupano per il raccolto dell’anno prossimo. Anche se il governo ha annunciato che il programma per i lavoratori stagionali sarà allargato da 2.500 a 10mila partecipanti, non è stato ancora preso alcun impegno per il 2021. Per raccogliere frutti morbidi come le fragole è necessaria una certa abilità manuale e la capacità di distinguere un frutto maturo. Difficile automatizzare una mansione di questo tipo.

Gli effetti delle nuove regole non si limiteranno ai settori caratterizzati da manodopera poco qualificata e bassi livelli produzione. Le grandi aziende manifatturiere nel nord e nelle Midlands, dove i tecnici qualificati spesso non raggiungono la soglia delle 25.600 sterline all’anno, temono che le nuove regole possano favorire le aziende concorrenti del sudest, dove di solito i tecnici guadagnano più della soglia fissata. Non esattamente una buona notizia per un governo che si è impegnato a “ottenere un miglioramento generale”. Inoltre gli imprenditori si preoccupano dei costi da sostenere come garanti per un dipendente, da cui sono attualmente esentate le aziende che assumono solo lavoratori provenienti dall’Unione europea.

In base al nuovo sistema un immigrato con una specializzazione post laurea, una buona conoscenza dell’inglese e un’offerta di lavoro da 21mila sterline all’anno otterrebbe solo 50 punti, che diventerebbero i 70 richiesti dalla legge solo se la professione fosse inclusa nella Sol. Per questo motivo è probabile che molte aziende facciano pressione sul Mac per ampliare la lista. Una misura pensata per liberalizzare, insomma, rischia di generare più burocrazia.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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