Le restrizioni contro il coronavirus sono state estese a tutta l’Italia
Nella serata del 9 marzo il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che le misure per evitare la diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) imposte sabato notte in Lombardia e in altre 14 province dell’Italia del nord sono estese al resto del paese. Entrano in vigore dalla mattina del 10 marzo. Ecco i punti principali.
- È prevista una limitazione degli spostamenti in tutto il territorio nazionale. Ci si può spostare solo per esigenze lavorative, motivi di salute o casi di necessità, da motivare attraverso un’autocertificazione. Il modulo per l’autocertificazione si scarica dal sito del ministero dell’interno.
- Sono vietati gli assembramenti all’aperto e in luoghi aperti al pubblico.
- Le scuole e le università restano chiuse fino al 3 aprile.
- I bar e i ristoranti devono chiudere entro le 18.
- Chiusi i pub, le discoteche, le sale gioco, le sale bingo, i musei, i teatri e i cinema.
- Tutte le manifestazioni sportive sono sospese, compreso il campionato di calcio di serie A.
- Al momento non è prevista la limitazione dei trasporti pubblici.
Secondo gli ultimi dati della protezione civile – aggiornati al 9 marzo – in Italia dall’inizio dell’epidemia le persone contagiate dal nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) sono state 9.172, compresi 463 morti e 724 guariti. Tra i 7.985 positivi: 2.936 sono in isolamento a casa, 4.316 ricoverati con sintomi e 733 in terapia intensiva.
Le regioni più colpite sono la Lombardia (5.469 casi), l’Emilia-Romagna (1.386) e il Veneto (744). La situazione più critica si registra nella provincia di Bergamo, dove al 9 marzo si contano 1.245 casi.
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