Cosa succede intanto nel mondo
Cina
Il 21 luglio la polizia antisommossa ha condotto una vasta operazione nel distretto di Yuen Long, a Hong Kong, per impedire ad alcuni attivisti per la democrazia di commemorare un attacco subìto un anno fa da parte di uomini armati di spranghe e bastoni. La polizia ha disperso gli attivisti e alcuni giornalisti usando gas lacrimogeni e spray al peperoncino. Almeno cinque persone sono state arrestate.
Regno Unito
Il 21 luglio la commissione parlamentare per i servizi segreti e la sicurezza ha chiesto al governo di indagare su possibili ingerenze russe nella vita politica del paese, in particolare durante la campagna elettorale per il referendum sulla Brexit nel 2016, accusandolo di aver sottovalutato il pericolo. Secondo il governo britannico, non ci sono prove di un intervento di Mosca nel referendum.
Germania
È cominciato il 21 luglio a Magdeburgo il processo all’estremista di destra Stephan Balliet, 28 anni, che il 9 ottobre scorso aveva cercato di compiere un massacro in una sinagoga ad Halle. Balliet non era riuscito a entrare nell’edificio di culto, ma aveva ucciso una passante e un cliente di un ristorante. Rischia una condanna all’ergastolo.
Francia
Il 21 luglio il parlamento ha approvato in via definitiva una legge che rafforza le misure di prevenzione delle violenze coniugali. Il testo, approvato all’unanimità, prevede che i medici possano derogare al segreto professionale nel caso ritengano che la vittima sia in “pericolo immediato di vita”.
Etiopia
Il governo ha annunciato il 21 luglio che è stato raggiunto il livello di riempimento previsto del bacino della Grande diga del rinascimento (Gerd) sul Nilo Azzurro. Poche ore prima erano ripresi i negoziati con l’Egitto e il Sudan, che considerano la diga una minaccia per il loro approvvigionamento idrico. Il riempimento non sarebbe dovuto cominciare prima della firma di un accordo fra i tre paesi.
Malawi
Il 20 luglio sette cinesi e due malawiani sono stati condannati a pene tra i 18 mesi e gli undici anni di prigione dopo essere stati riconosciuti colpevoli di traffico di zanne di elefante, corni di rinoceronte e scaglie di pangolino. I nove condannati sono membri di un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di specie protette.