Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.
Moderna annuncia il suo vaccino e le altre notizie sul virus
16novembre 2020
L’azienda statunitense di biotecnologie Moderna ha annunciato che il suo vaccino contro il covid-19 sviluppato in collaborazione con il National institute of allergy and infectious diseases diretto dal dottor Anthony Fauci, capo della task force di Trump, è efficace al 95 per cento. Nella terza fase della sperimentazione, che è ancora in corso, sono state iniettate a metà dei 30mila volontari due dosi del vaccino, mentre l’altra metà ha ricevuto un placebo. Tra le 95 persone che sono state poi contagiate dal sars-cov-2, sembra che solo cinque fossero nel gruppo che aveva ricevuto il vaccino, scrive il Washington Post. Ma i dati sono parziali e preliminari, e non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria e pubblicati su una rivista scientifica. Moderna si è impegnata a completare la sua sperimentazione prima di presentare una domanda di autorizzazione urgente alla Food and drug administration (Fda), l’ente statunitense per i farmaci e l’alimentazione, il che significa aspettare fino a quando non ci saranno 151 casi di covid-19 nello studio. A differenza di Pfizer, che ha investito due miliardi di dollari nello sviluppo del vaccino, Moderna fa parte del programma Warp Speed, l’iniziativa governativa che prevede finanziamenti anticipati alle aziende. Inoltre, Moderna ha annunciato che il suo vaccino rimane stabile alle temperature di un normale frigorifero per un mese e per sei mesi se congelato, a differenza del vaccino della Pfizer che richiede di essere conservato a 70 gradi sotto zero.
Alcuni paesi si stanno gradualmente riprendendo dall’impatto del covid-19 sull’economia grazie all’allentamento delle misure sanitarie. Il Giapponeè uscito dalla recessione causata dal covid-19. Secondo i dati del governo, il pil del paese è cresciuto del 5 per cento nel terzo trimestre segnando una crescita per la prima volta in nove mesi. I consumi privati, che costituiscono più della metà dell’economia del paese, sono aumentati del 4,7 per cento tra luglio e settembre rispetto al trimestre precedente grazie all’allentamento delle restrizioni. In Cina la ripresa economica sembra accelerare nel quarto trimestre. La produzione industriale è aumentata del 6,9 per cento a ottobre rispetto al 6,5 per cento previsto. Ora che il covid-19 è sotto controllo le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,9 per cento. In Thailandia, la contrazione economica ha rallentato nel terzo trimestre quando il governo ha allentato le misure e riaperto i confini permettendo una graduale ripresa del settore turistico.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, sono più di 54 milioni i contagi nel mondo. Gli Stati Uniti hanno superato gli 11 milioni, mentre l’India ha quasi raggiunto i nove. In Algeria, dal 15 novembre tutti i luoghi d’interesse pubblico verranno chiusi per 15 giorni e il coprifuoco sarà esteso a 32 prefetture su 48. Mentre parrucchieri, bar e ristoranti dovranno chiudere alle 15. In Francia, i contagi non si fermano: sono stati registrati 46.290 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Il ministero della salute francese ha proposto di delegare il tracciamento dei casi ai medici scolastici, aziendali e delle carceri per allentare la pressione sugli ospedali. Il ministro dell’economia tedesco, Peter Altmaier, ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild am Sonntag che le misure di blocco parziale in Germania potrebbero durare per altri quattro o cinque mesi dopo aver registrato un picco dei contagi il 12 novembre di 23.462 nuovi casi in 24 ore. In Austria, dopo aver registrato settemila casi al giorno, il cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato un confinamento totale dal 17 novembre fino al 6 dicembre: alla fine del lockdown il governo prevede di effettuare test di massa su tutta la popolazione.
L’azienda informatica Microsoft denuncia che gruppi di hacker sostenuti dalla Russia e dalla Corea del Nord avrebbero cercato di rubare informazioni alle aziende farmaceutiche e ai ricercatori coinvolti nello sviluppo dei vaccini e dei trattamenti per il covid-19. La maggior parte degli attacchi, che è stata bloccata con successo, ha preso di mira sette aziende con sede negli Stati Uniti, in Canada, in Corea del Sud, in Francia e in India. Nel frattempo in Corea del Nord il leader Kim Jong-un ha ordinato di rafforzare le misure anticovid durante la sua prima apparizione in pubblico da 25 giorni. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, agli inizi di novembre la Corea del Nord ha testato più di 12mila persone ma non è stato registrato nessun caso positivo.
Dal 15 novembre a Hong Kong saranno condotti test obbligatori per il covid-19 sui gruppi ad alto rischio per prevenire possibili focolai. La decisione è stata presa dopo che le autorità hanno registrato diversi casi positivi non rintracciabili e hanno reintrodotto dal 14 novembre la quarantena obbligatoria in hotel per chi arriva a Hong Kong da paesi diversi dalla Cina. A causa dell’impatto del covid-19 sull’economia, a Hong Kong è aumentato il numero degli aborti. Secondo la Family planning association di Hong Kong (Fpahk), tra gennaio e agosto gli aborti sono aumentati del 16 per cento rispetto allo scorso anno. I medici intervistati dal South China Morning Post hanno osservato che nella maggior parte di casi le famiglie hanno paura di non riuscire a sostenere economicamente un figlio a causa della pandemia.
Nel Regno Unito, dove le infezioni da covid-19 sono ancora in aumento, circa il 25 per cento delle persone che avrebbero dovuto assumere lo steroide desametasone come trattamento per il covid-19 non hanno ricevuto il medicinale, secondo quanto constatato dal Consiglio scientifico per le emergenze del governo britannico. I ricercatori, scrive New Scientist, hanno calcolato che la mancata somministrazione del trattamento ha causato 55 morti. A giugno uno studio ha dimostrato che il desametasone riduce il tasso di mortalità di covid-19 di un terzo nelle persone che respirano con i ventilatori polmonari e di un quinto in coloro che ricevono ossigeno supplementare con altri mezzi. Da allora, un consorzio di ricercatori britannici ha monitorato i trattamenti somministrati alle persone in ospedale con covid-19. Il numero di persone che hanno ricevuto lo steroide è aumentato nel tempo. Ma in agosto e settembre non è stato dato a tutti coloro che soddisfacevano i criteri, anche se non è chiaro il motivo.
Gli epidemiologi che vogliono simulare la probabilità di diffusione del covid-19 dovrebbero adottare i metodi usati nei modelli climatici per rendere le loro previsioni più affidabili, afferma uno studio reso pubblico il 6 novembre su Research Square, una piattaforma di preprint (studi non ancora passati per la revisione paritaria o peer review). I ricercatori, guidati da Peter Coveney e incaricati dalla Royal society di Londra, hanno usato un potente supercomputer per riesaminare CovidSim, un modello sviluppato da un gruppo dell’Imperial college di Londra. Secondo la nuova ricerca, a marzo la prima simulazione aveva sovrastimato il numero di morti evitabili con il lockdown imposto sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti. Gli epidemiologi avrebbero dovuto migliorare i loro strumenti, creando dei modelli detti “di insieme”, in cui sono eseguite migliaia di versioni di un modello con una serie di variabili, per fornire una più ampia gamma di scenari con diverse probabilità. Si tratta di metodi probabilistici, spiega Nature, usati di routine in settori come le previsioni meteorologiche o lo studio della dinamica molecolare. I risultati del team di Coveney suggeriscono che se il modello fosse stato eseguito come un insieme avrebbe previsto quasi il doppio delle morti in condizioni di lockdown, e dunque si sarebbe avvicinato di più alle cifre reali. Tim Palmer, fisico del clima presso l’università di Oxford, nel Regno Unito, che ha aperto la strada all’uso dei modelli di insieme nelle previsioni meteorologiche, spiega che questi strumenti eseguiti su computer molto potenti possono fornire proiezioni pandemiche più affidabili, come è accaduto con i modelli climatici adottati dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc). “Abbiamo bisogno di qualcosa come l’Ipcc per questi modelli sulla pandemia. Dopo l’emergenza iniziale serve una sorta di struttura internazionale che possa lavorare sulla sintesi di modelli epidemiologici provenienti da tutto il mondo”.
Una mappa interattiva aggiornata con i dati covid-19 giornalieri può aiutare a valutare la probabilità del rischio di contagiarsi incontrando altre persone fuori casa, scrive il Los Angeles Times. La mappa stima la possibilità che qualcuno possa infettarsi a un evento con un numero di partecipanti conosciuto. Contiene informazioni dettagliate per gli Stati Uniti e una manciata di paesi europei, tra cui Regno Unito, Francia e Spagna. “In un certo senso è come una mappa meteorologica”, afferma Clio Andris, ricercatrice di analisi dei dati urbani. “Può dirti qual è il rischio che piova, ma non può dirti se ti bagnerai. Dipende se porti un ombrello o se scegli di non uscire affatto “.
Una squadra internazionale formata da epidemiologi, virologi e ricercatori in sanità pubblica, salute animale e sicurezza alimentare guiderà l’indagine covid-19 dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), con l’obiettivo di ricostruire l’evoluzione del nuovo coronavirus sars-cov-2. Individuare le sue origini è importante per prevenire futuri spillover (salti di specie) virali e anche per le possibili ricadute sui rapporti tra i paesi. Ma molti scienziati affermano che non sarà facile per il team dell’Oms riuscire a portare a termine il loro compito, scrive Nature. Per ora si ipotizza che il virus venga dai pipistrelli. Ma non si conosce l’animale che avrebbe fatto da ponte tra i pipistrelli e gli esseri umani. “È come cercare un ago nel pagliaio più grande del mondo”, commenta Angela Rasmussen, virologa della Columbia university di New York. Secondo il piano pubblicato dall’Oms, le indagini cominceranno nella città cinese di Wuhan. Le prime ricerche hanno campionato carcasse di animali congelate nei mercati senza trovare tracce del virus. Ma alcuni campioni prelevati da scarichi e acque reflue sono risultati positivi al sars-cov-2. “Il punto in cui un’epidemia è rilevata per la prima volta non coincide necessariamente con quello in cui è cominciata”, scrive l’Oms. Per i ricercatori sarà fondamentale stabilire un rapporto di collaborazione con gli scienziati e i funzionari governativi in Cina, aggiunge Rasmussen, nella speranza che la nuova amministrazione statunitense annulli il ritiro dall’Oms annunciato da Trump. L’Oms non ha reso noti i nomi dei ricercatori della squadra.