Intanto nel mondo
Birmania
Il 6 dicembre la premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è stata condannata a quattro anni di prigione per “aver alimentato disordini nel paese e violato le restrizioni legate alla pandemia di covid-19”. In attesa di essere giudicata per altri nove capi d’imputazione, l’ex premier di fatto resterà agli arresti domiciliari, a cui è sottoposta dal colpo di stato militare del 1 febbraio.
India
Il 5 dicembre fonti di polizia hanno affermato che il giorno prima tredici civili sono stati uccisi dalle forze di sicurezza nello stato del Nagaland, nel nordest del paese. Una pattuglia di militari ha aperto il fuoco su un gruppo di minatori di ritorno dal lavoro, scambiati per ribelli separatisti, uccidendone sei. Poco dopo altri sette civili e un soldato sono morti negli scontri scoppiati durante una protesta contro l’episodio.
Indonesia
Centinaia di soccorritori hanno partecipato il 5 dicembre alle operazioni di ricerca di possibili sopravvissuti dell’eruzione del vulcano Semeru, avvenuta il giorno prima nella parte est dell’isola di Java. Il bilancio provvisorio è di quattordici morti e decine di feriti, mentre più di 1.300 persone sono state costrette a lasciare le loro case. Undici villaggi della zona sono stati ricoperti da un fitto strato di cenere.
Colombia
Il 5 dicembre alcuni organi di stampa hanno annunciato la morte di Hernán Darío Velásquez, noto come “El Paisa”, un comandante dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Velásquez sarebbe stato ucciso da mercenari che cercavano di catturarlo per avere una ricompensa. La sua morte non è stata ancora confermata dalle autorità.
Gambia
Il capo dello stato uscente Adama Barrow è stato confermato per un secondo mandato di cinque anni nelle elezioni presidenziali del 4 dicembre. Barrow ha ottenuto più del 53 per cento dei voti, contro il 27,7 per cento del suo principale rivale Ousainou Darboe, che ha denunciato alcune irregolarità. L’elezione di Barrow nel 2016 aveva messo fine a più di vent’anni di dittatura di Yahya Jammeh.
Niger
Il 5 dicembre il ministero della difesa ha annunciato che il giorno prima dodici soldati e “decine di terroristi” sono morti nei combattimenti vicino a Fantio, nella regione occidentale di Tillabéri, vicino al confine con il Mali e il Burkina Faso. Nella zona sono attive milizie jihadiste legate al gruppo Stato islamico nel grande Sahara.
Armi
Secondo un rapporto dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri), pubblicato il 6 dicembre, le vendite di armi nel mondo hanno registrato un nuovo record nel 2020, nonostante la crisi economica causata dalla pandemia di covid-19. Il giro d’affari delle principali aziende del settore ha raggiunto i 531 miliardi di dollari (470 miliardi di euro), con un aumento dell’1,3 per cento rispetto al 2019. Le vendite di armi sono in aumento dal 2015.