Intanto nel mondo
Ucraina-Russia
Nella notte tra il 26 e il 27 maggio il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha accusato la Russia di compiere un “genocidio” nel Donbass, nell’est del paese, “radendo al suolo” Sjevjerodoneck e altre città della regione. Il 26 maggio il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere pronto ad aiutare il mondo a “superare la crisi alimentare” in cambio di una revoca delle sanzioni contro Mosca. Intanto, un tribunale militare della repubblica russa della Cabardino-Balcaria ha confermato il licenziamento di 135 soldati che avevano rifiutato di partecipare all’invasione dell’Ucraina.
Polonia
La camera bassa del parlamento ha approvato il 26 maggio la revoca di un sistema disciplinare per i giudici che secondo l’Unione europea metteva a rischio l’indipendenza della magistratura. La revoca, che non è stata ancora approvata dal senato, è una delle condizioni poste da Bruxelles per versare 35 miliardi di euro di fondi del piano di rilancio europeo.
Burkina Faso
Il 26 maggio il colonnello Hubert Yameogo, governatore della regione dell’Est, ha annunciato che il giorno prima circa cinquanta civili sono morti in un attacco jihadista nel villaggio di Madjoari. I civili sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire dal villaggio, sottoposto dai miliziani jihadisti a un blocco che impedisce l’arrivo di generi alimentari.
Palestina-Israele
Il 26 maggio il procuratore capo palestinese Akram al Khatib ha affermato che la giornalista palestinese di Al Jazeera Shireen Abu Akleh è stata uccisa da un soldato israeliano con un fucile di precisione statunitense Ruger M40. La giornalista è morta l’11 maggio durante un’operazione dell’esercito israeliano a Jenin, nel nord della Cisgiordania.
Corea del Nord
La Cina e la Russia hanno messo il veto il 26 maggio al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a una risoluzione promossa dagli Stati Uniti che imponeva nuove sanzioni alla Corea del Nord per i recenti lanci di missili balistici. Secondo fonti militari occidentali, sudcoreane e giapponesi, Pyongyang potrebbe procedere presto a un settimo test nucleare, il primo da cinque anni.
Stati Uniti
Il 26 maggio l’opposizione repubblicana ha bocciato al senato, a pochi giorni giorni dalla strage razzista di Buffalo, un progetto di legge contro il terrorismo interno. Le legge prevedeva la creazione all’interno dell’Fbi e dei dipartimenti della giustizia e della sicurezza interna di unità dedicate alla lotta contro il terrorismo interno, con particolare attenzione al suprematismo bianco. Solo tre senatori repubblicani hanno votato a favore del provvedimento, che richiedeva una maggioranza qualificata di sessanta voti su cento.
Brasile
Il 26 maggio la polizia stradale federale ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla morte di un uomo di 38 anni, Genivaldo de Jesus Santos, fermato il 25 maggio da alcuni agenti a Umbaúba, nello stato nordorientale del Sergipe. Un video mostra due agenti che cercano di chiudere l’uomo nel portabagagli di un’auto della polizia da cui esce il fumo di una granata lacrimogena. L’autopsia ha confermato che l’uomo è morto per asfissia.