Intanto nel mondo
Ucraina-Russia
Il 18 ottobre le autorità ucraine hanno annunciato che più di 1.100 località sono rimaste senza elettricità a causa dei bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche del paese. Secondo il presidente Volodymyr Zelenskyj, dal 10 ottobre l’esercito russo ha distrutto il 30 per cento delle centrali elettriche ucraine. Intanto, il generale russo Sergej Surovikin, nuovo comandante delle forze di Mosca in Ucraina, ha annunciato il trasferimento della popolazione della città di Cherson, minacciata dalla controffensiva di Kiev.
Germania
La ministra dell’interno Nancy Faeser ha destituito il 18 ottobre il capo dell’agenzia tedesca per la cibersicurezza (Bsi), Arne Schönbohm, considerato troppo vicino alla Russia. Nei giorni scorsi l’emittente tv Zdf aveva rivelato che Schönbohm è tra i fondatori di un’associazione di aziende ed esperti di sicurezza informatica del settore pubblico e privato che avrebbe legami con i servizi segreti russi.
Regno Unito-Cina
Il 18 ottobre il ministero degli esteri britannico ha convocato l’incaricato d’affari dell’ambasciata cinese a Londra, Yang Xiaoguang, per ricordargli che “il diritto di manifestare pacificamente nel Regno Unito è garantito dalla legge”. Il 16 ottobre un attivista per la democrazia a Hong Kong era stato trascinato con la forza all’interno del consolato cinese a Manchester e poi picchiato. L’uomo stava partecipando a una manifestazione autorizzata all’esterno dell’edificio.
Stati Uniti-Francia-Siria
Il 18 ottobre l’azienda francese di materiali da costruzione Lafarge si è dichiarata colpevole negli Stati Uniti di collaborazione con il gruppo Stato islamico in Siria tra il 2013 e il 2014. L’azienda, che dovrà pagare una multa da 778 milioni di dollari, era accusata di aver pagato tangenti al gruppo terroristico per poter proseguire la sua attività in Siria. Secondo il procuratore federale di Brooklyn, Breon Peace, la scelta ha messo a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Etiopia
Il governo etiope ha annunciato il 18 ottobre la conquista di tre località nella regione settentrionale del Tigrai, tra cui la città strategica di Shire, che si trova a cinquanta chilometri dal confine eritreo. Il giorno prima Addis Abeba aveva respinto una proposta di tregua dell’Unione africana, accolta invece positivamente dai ribelli del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf).
Mali
Il 18 ottobre tre bambini sono morti nell’esplosione di una bomba a Bandiagara, nel centro del paese. Nell’ultima settimana altre quindici persone – undici civili e quattro caschi blu ciadiani – sono rimaste uccise in episodi simili avvenuti nel centro e nel nord del paese.