Intanto nel mondo
Polonia-Ucraina-Russia
Il 15 novembre un missile probabilmente di fabbricazione russa, ma di origine sconosciuta è caduto sulla cittadina di Przewodów, nel sudest della Polonia, vicino al confine ucraino, causando la morte di due persone. Kiev e Mosca si sono attribuite reciprocamente la responsabilità dell’episodio, mentre il presidente statunitense Joe Biden ha chiesto un’indagine approfondita. Lo stesso giorno l’esercito russo ha lanciato un centinaio di missili contro le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando milioni di persone senza elettricità. Il 16 novembre i leader del G20, riuniti in Indonesia, hanno affermato in un comunicato congiunto che “la maggior parte dei paesi membri condanna fermamente la guerra in Ucraina”, mentre “tutti sono preoccupati per le conseguenze del conflitto sull’economia mondiale”.
Stati Uniti
L’ex presidente Donald Trump ha annunciato il 15 novembre a Mar-a-Lago, in Florida, la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2024. In un discorso durato poco più di un’ora Trump ha accusato l’attuale presidente Joe Biden di “aver distrutto l’economia statunitense” e di “aver portato il paese sull’orlo di un conflitto nucleare”.
Iran
Il 15 novembre l’ong curda per i diritti umani Hengaw, con sede a Oslo, ha affermato che almeno tre manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza a Sanandaj e Kamyaran nel terzo anniversario della repressione del movimento di protesta del 2019 contro l’aumento del prezzo della benzina. L’agenzia di stampa ufficiale Irna ha invece affermato che negli scontri nel nordovest e nel sud del paese sono rimasti uccisi due guardiani della rivoluzione e un paramilitare.
Kuwait
La procura generale ha annunciato che sette persone condannate per omicidio, tra cui due donne, sono state messe a morte il 16 novembre con il metodo dell’impiccagione. Si tratta delle prime esecuzioni nel paese dal 2017.
Israele-Palestina
Il 15 novembre un diciottenne palestinese ha condotto un attacco nell’insediamento israeliano di Ariel, nel nord della Cisgiordania occupata, uccidendo tre civili prima di essere abbattuto. Due uomini sono stati uccisi a colpi di coltello e un terzo è morto dopo essere stato investito dall’automobile su cui l’attentatore stava cercando di fuggire.
Egitto
In una lettera consegnata alla famiglia il 15 novembre, l’attivista Alaa Abdel Fattah ha detto di aver interrotto uno sciopero della fame che durava da sette mesi. Abdel Fattah, che ha la doppia nazionalità egiziana e britannica, ha anche messo fine allo sciopero della sete cominciato il 6 novembre. I familiari dell’attivista dovrebbero essere autorizzati a visitarlo in prigione il 17 novembre.
Sierra Leone
Il 15 novembre i deputati hanno approvato all’unanimità una legge che riserva alle donne un terzo dei seggi all’assemblea nazionale e nei consigli municipali. Attualmente le deputate sono diciannove su 146. Il provvedimento è stato fortemente voluto dal presidente Julius Maada Bio.
Spazio
Il 16 novembre è stato lanciato a Cape Canaveral, in Florida, il missile Sls della prima missione senza equipaggio di Artemis, il programma della Nasa che punta a riportare gli esseri umani sulla Luna nel 2025. La missione in corso ha una durata prevista di venticinque giorni.