Intanto nel mondo
Ucraina-Russia
Il 23 novembre le autorità ucraine hanno affermato che un neonato è rimasto ucciso nel bombardamento russo di un reparto maternità a Vilnjansk, nella regione di Zaporižžja, nel sudest del paese. Il giorno prima l’esercito di Kiev aveva condotto un attacco con droni nella penisola della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, senza causare danni significativi.
Germania
La procura ha chiesto il 22 novembre una condanna a due anni di prigione con la condizionale per Irmgard Furchner, ex segretaria del campo di concentramento nazista di Stutthof. Furchner, 97 anni, sotto processo a Itzehoe, è accusata di complicità nella morte di più di undicimila persone.
Israele-Palestina
Il 23 novembre una persona, minorenne, è morta e quattordici sono rimaste ferite nell’esplosione di due bombe a delle fermate dell’autobus a Gerusalemme, in Israele. Secondo la polizia israeliana si è trattato di un attacco coordinato. Il primo ministro Yair Lapid ha convocato i capi dei servizi di sicurezza per decidere come reagire.
Iran
Il 22 novembre Mohammad Eslami, capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, ha annunciato che nell’impianto di Fordo è cominciata la produzione di uranio arricchito al 60 per cento. Si tratta della risposta a una risoluzione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), approvata il 17 novembre, che accusava Teheran di mancanza di cooperazione sul suo programma nucleare.
Ciad
Circa dieci soldati sono rimasti uccisi il 22 novembre in un attacco condotto da miliziani jihadisti nella regione del lago Ciad, dove operano i gruppi Boko haram e Stato islamico in Africa occidentale (Iswap). Dieci giorni fa il presidente Mahamat Déby Itno aveva effettuato una visita nella regione, affermando che le milizie jihadiste “non sono più in grado di lanciare attacchi contro le caserme, ma solo di prendersela con la popolazione”.
Cina
Il 22 novembre alcuni mezzi d’informazione hanno affermato che il giorno prima 38 persone sono morte nell’incendio divampato in una fabbrica ad Anyang, nella provincia dell’Henan. L’incendio sarebbe stato causato da un “intervento sull’impianto elettrico effettuato in modo scorretto da un impiegato”.
Stati Uniti
La sera del 22 novembre un uomo ha aperto il fuoco all’interno di un supermercato Walmart a Chesapeake, in Virginia, uccidendo una decina di persone. La polizia ha dichiarato che è morto anche l’assalitore. Secondo alcuni mezzi d’informazione, potrebbe essersi tolto la vita dopo aver compiuto la strage.