Intanto nel mondo
Siria
Un portavoce del gruppo jihadista Stato islamico (Is) ha annunciato il 30 novembre la morte del suo leader, Abu Hassan al Hashimi al Qurachi. Il leader jihadista sarebbe stato ucciso dai militanti dell’Esercito siriano libero nella provincia di Daraa, nel sud della Siria. Le autorità militari statunitensi avevano annunciato la sua morte a metà ottobre.
Ucraina
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto il 30 novembre di istituire un tribunale specializzato, sostenuto dalle Nazioni Unite, per perseguire i crimini di guerra commessi dai russi durante l’invasione dell’Ucraina. Von der Leyen ha inoltre affermato che Mosca deve pagare un risarcimento per i danni, stimati in 600 miliardi di euro, che ha causato in Ucraina. I 300 miliardi di euro di riserve della Banca centrale russa e i 19 miliardi di euro degli oligarchi russi che l’Unione europea ha congelato saranno usati per questa causa.
Afghanistan
Almeno 19 persone sono state uccise e 24 ferite, per lo più giovani, in un attacco a una scuola coranica nella città settentrionale afgana di Aybak, ha dichiarato il 30 novembre un medico dell’ospedale locale.
Cina
La Cina ha segnalato un cambiamento nella sua posizione sul covid, allentando alcune restrizioni di contenimento del virus nonostante l’elevato numero di casi giornalieri. Il 1 dicembre decine di quartieri di Shanghai e Guangzhou, città che hanno registrato un aumento dei casi, sono stati liberati dalle misure di lockdown. La notizia giunge dopo una serie di proteste di massa contro la politica “zero covid” del governo, che sono poi state represse con una forte presenza della polizia.
Nazioni Unite
Il 1 dicembre l’Onu ha lanciato un appello record per il 2023 per affrontare l’aumento dei bisogni umanitari, indotto dal conflitto in Ucraina e dagli effetti del cambiamento climatico, come il rischio di carestia in Africa. Il prossimo anno le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite avranno bisogno di 51,5 miliardi di dollari (49,6 miliardi di euro), con un aumento del 25 per cento rispetto al 2022. Secondo il capo dell’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite Martin Griffiths si prevede che il prossimo anno 339 milioni di persone in tutto il mondo avranno bisogno di assistenza d’emergenza, rispetto ai 274 milioni del 2022.
Belgio
Si è aperto il 30 novembre a Bruxelles il processo per gli attentati jihadisti del 2016. La prima formalità è stata la formazione della giuria popolare – dodici componenti e ventiquattro sostituti – che sarà chiamata a pronunciarsi sulla colpevolezza dei dieci imputati per il duplice attentato che il 22 marzo 2016 ha causato la morte di 32 persone e 340 feriti all’aeroporto e nella metropolitana della capitale belga. Il processo potrebbe durare tra i sei e i nove mesi.
Brasile
La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è diminuita tra l’agosto del 2021 e il luglio del 2022. I dati dell’agenzia spaziale nazionale resi noti il 30 novembre hanno mostrato che in quel periodo sono stati distrutti 11.568 chilometri quadrati di foresta. Un dato enorme ma comunque in calo dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando la deforestazione raggiunse il massimo da 15 anni.