Intanto nel mondo
Iran
Il governo ha annunciato il 4 dicembre l’abolizione della polizia religiosa, incaricata di vigilare sul rispetto della moralità, e che a settembre aveva arrestato la giovane Mahsa Jina Amini: la sua morte in carcere ha scatenato un’ondata di proteste che dura da più di due mesi e mezzo. Intanto è stata eseguita la condanna a morte di quattro persone accusate di “cooperazione” con Israele, nemico della Repubblica islamica.
Opec
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati (Opec+) hanno annunciato il 4 dicembre che lasceranno invariate le loro quote di produzione. L’Opec+ tuttavia valuterà l’impatto delle restrizioni occidentali sul petrolio russo prima di rivedere ancora la sua produzione. Allo stesso tempo i leader del G7 hanno concordato un cosiddetto price cap, che punta a mantenere il flusso di petrolio russo verso paesi come India e Cina, per evitare carenze, ma solo se il greggio è venduto a meno di 60 dollari al barile.
Ucraina
Più di 500 città ucraine sono ancora senza elettricità dopo che gli attacchi russi delle ultime settimane hanno causato danni diffusi alla rete elettrica del paese. Lo ha dichiarato il 4 dicembre un funzionario del ministero dell’interno.
Etiopia
I ribelli della regione del Tigrai hanno dichiarato di aver “disimpegnato” i loro combattenti in linea con un accordo di pace firmato all’inizio di novembre con il governo federale etiope. I ribelli affermano di aver ritirato il 65 per cento dei loro combattenti dalle linee del fronte.
Stati Uniti
Il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha avvertito il 4 dicembre che gli Stati Uniti si opporranno alla creazione di nuovi insediamenti da parte del prossimo governo israeliano nella Cisgiordania occupata.
Bahrein
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha visitato il 4 dicembre il Bahrein. È la prima visita di un capo di stato israeliano nel piccolo regno arabo del Golfo da quando le relazioni sono state normalizzate nel 2020.
Nigeria
Alcuni uomini armati hanno ucciso una decina di fedeli, tra cui un imam, e ne hanno rapiti altri da una moschea la sera del 3 dicembre a Maigamji, nello stato settentrionale del Katsina. Le bande armate attaccano le comunità dove la sicurezza è scarsa, uccidendo le persone o rapendole per ottenere un riscatto. I banditi chiedono anche agli abitanti dei villaggi di pagare una tassa di protezione per poter coltivare i raccolti.
Armi
Le vendite di armi e servizi militari delle cento maggiori aziende di difesa del mondo sono aumentate dell’1,9 per cento, raggiungendo nel 2021 i 592 miliardi di dollari, nonostante i problemi della catena di approvvigionamento che hanno bloccato le spedizioni di componenti critici. Sono i nuovi dati dell’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri). L’aumento, in accelerazione rispetto all’1,1 per cento del 2019-2020, ha segnato il settimo anno consecutivo di aumento delle vendite di armi al livello globale, afferma il Sipri nel suo rapporto pubblicato il 5 dicembre.
Repubblica Democratica del Congo
Il 4 dicembre la chiesa cattolica ha organizzato marce in tutto il paese per protestare contro le violenze nell’est del paese, dove i ribelli dell’M23 sono sempre attivi. Le autorità di Kinshasa accusano i miliziani di un massacro avvenuto nell’est in cui il 29 novembre sono stati uccisi un centinaio di civili.
Cina
Tre astronauti cinesi sono tornati a terra il 4 novembre dopo sei mesi a bordo della stazione spaziale Tiangong, ha dichiarato l’agenzia spaziale cinese, citando i mezzi d’informazione secondo i quali la loro missione è stata un “completo successo”.