Intanto nel mondo
Ucraina
Aspri combattimenti sono in corso il 12 gennaio a Soledar, nell’est del paese. Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha smentito che le forze russe e le milizie Wagner abbiano circondato e catturato il centro della città. L’11 gennaio Mosca ha sostituito il comandante dell’offensiva in Ucraina, nominando al suo posto il generale Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore dell’esercito.
Perù
Le proteste contro il governo di Dina Boluarte hanno provocato l’11 gennaio un morto e circa trenta feriti negli scontri con le forze di sicurezza a Cusco, nel sud del paese. Sono così 47 le persone uccise dall’inizio delle proteste, un mese fa, tra cui un poliziotto bruciato vivo dalla folla. Una delegazione della Commissione interamericana per i diritti umani è arrivata a Lima per valutare “la situazione dei diritti umani nel contesto delle proteste” e l’ufficio del procuratore ha aperto un’inchiesta per presunto “genocidio” nei confronti della presidente Boluarte, che ha imposto il coprifuoco nella regione aymara di Puno per frenare le violente manifestazioni.
Afghanistan
Cinque persone sono morte e decine sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto l’11 gennaio a Kabul all’ingresso del ministero degli esteri. L’azione è stata rivendicata dal gruppo Stato islamico.
Regno Unito-Giappone
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida è stato ricevuto il 12 gennaio dal primo ministro britannico Rishi Sunak. I due capi di governo hanno firmato un accordo sulla difesa, che le parti hanno definito storico. L’accordo consentirà alle rispettive forze armate di essere dispiegate nell’altro paese per addestramento, esercitazioni e azioni di soccorso in caso di disastro.
Etiopia
Le ministre degli esteri francese e tedesca hanno cominciato il 12 gennaio una visita ad Addis Abeba per sostenere la pace nel Tigrai, a più di due mesi dall’accordo che ha posto fine al conflitto nel nord del paese. Catherine Colonna e Annalena Baerbock incontreranno il primo ministro etiope, i ministri degli esteri e della giustizia, i rappresentanti dell’Unione africana e gli attivisti per i diritti umani.
Brasile
I responsabili dell’assalto alle sedi istituzionali a Brasília hanno complottato online, usando un canale Telegram, ora chiuso, per pubblicizzare una “grande festa” per l’8 gennaio. Il piano si chiamava “Beach trip” ed è stato inviato a più di 18mila partecipanti a un canale di Telegram chiamato “Caccia e pesca”. Erano indicate 43 città dove trovare autobus per raggiungere la capitale per la “grande festa” a cui “bambini e anziani non sono invitati”.
Stati Uniti
Il team legale del presidente Joe Biden ha trovato un’altra serie di documenti governativi, compresi alcuni classificati, in un secondo luogo, non specificato, riconducibile al presidente. È la seconda ammissione di questo tipo in tre giorni, dopo la rivelazione della presenza di documenti simili in un ufficio usato da Biden a Washington quando era vicepresidente.
Cop28
L’amministratore delegato dell’azienda petrolifera degli Emirati Arabi Uniti, che ospiterà la prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la Cop 28, ne sarà anche il presidente, promettendo un approccio “pragmatico” per affrontare il riscaldamento globale. Sultan Ahmed al Jaberl è il ministro dell’industria degli Emirati, capo del gigante petrolifero Abu Dhabi national oil company (Adnoc) e inviato speciale per il cambiamento climatico. La Cop28 si terrà a Dubai nei mesi di novembre e dicembre.