Intanto nel mondo
Ucraina-Russia
Il 6 settembre diciassette persone sono morte nel bombardamento condotto dall’esercito russo su un mercato a Kostjantynivka, nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l’Ucraina, Denise Brown, ha parlato di “attacco ignobile”. Lo stesso giorno il segretario di stato statunitense Antony Blinken, nel corso di una visita a Kiev, ha annunciato nuovi aiuti all’Ucraina per un miliardo di dollari, che comprendono per la prima volta la fornitura di munizioni all’uranio impoverito. Intanto, il nuovo ministro della difesa ucraino Rustem Umerov ha promesso “la liberazione di ogni centimetro di territorio occupato dalla Russia”.
Unione europea
La Commissione europea ha annunciato il 6 settembre che sei colossi del web, cinque statunitensi e uno cinese, saranno sottoposti a regole più severe per evitare pratiche anticoncorrenziali. Si tratta di Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e la cinese ByteDance, proprietaria di TikTok. Le aziende avranno sei mesi di tempo per adeguarsi alle regole ed evitare multe salate.
Pakistan
Il 6 settembre le autorità del distretto di Chitral, nella provincia nordoccidentale del Khyber Pakhtunkhwa, hanno affermato che l’esercito ha respinto un attacco condotto da centinaia di taliban pachistani provenienti dall’Afghanistan. I combattimenti avrebbero causato la morte di quattro soldati e dodici miliziani.
Messico
Il 6 settembre la corte suprema ha depenalizzato l’aborto in tutto il paese, affermando che le norme contenute nel codice penale federale sono incostituzionali, in quanto “violano i diritti delle donne”. In base alla sentenza, il servizio sanitario federale dovrà garantire l’aborto a chiunque lo richieda.
Brasile
Il bilancio delle piogge torrenziali causate dal passaggio di un ciclone sullo stato meridionale del Rio Grande do Sul è salito il 6 settembre a trentuno vittime. Le alluvioni e le frane hanno costretto più di cinquemila persone a lasciare le loro case. A giugno un ciclone aveva causato la morte di sedici persone nella stessa regione.
Crisi climatica
Il 6 settembre il servizio europeo Copernicus ha annunciato che il trimestre giugno-luglio-agosto è stato il più caldo nell’emisfero settentrionale da quando sono cominciate le rilevazioni. Secondo Copernicus, il 2023 sarà probabilmente l’anno più caldo della storia. Lo stesso giorno il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha affermato in un comunicato che “il tracollo climatico è cominciato”.