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Scatti di libertà: la fuga da Minsk di un fotografo bielorusso 

Il fotografo di guerra bielorusso Alexander Vasukovich è stato condannato a tre anni di arresti domiciliari per le immagini scattate durante le proteste contro il regime di Aleksandr Lukašenko nell’agosto del 2020.

Dopo un primo periodo in carcere, Vasukovich è rimasto detenuto in casa a lungo prima di riuscire a scappare e ad arrivare in Polonia, a Varsavia, dove ha potuto riprendere avivere e lavorare. Una possibilità negata invece ai 36 professionisti dell’informazione ancora detenuti nelle prigioni bielorusse, tra le oltre 12mila persone arrestate in Bielorussia tra il 2020 e il 2021, quando la repressione del regime autoritario di Lukašenko contro l’opposizione ha raggiunto il culmine.

Questi video sono stati realizzati dalla televisione franco-tedesca Arte all’interno di Europa settegiorni, un progetto a cui partecipano vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). È finanziato dall’Unione europea con i fondi per le European media platforms.

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