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I conti ancora aperti tra Polonia e Germania

A ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, in Polonia il governo di Donald Tusk ha rinunciato ufficialmente a qualsiasi risarcimento da parte della Germania, anche se non si è dichiarato contrario a una qualche forma di compensazione finanziaria o militare.

Nella capitale Varsavia, che negli ultimi mesi del conflitto si ribellò agli invasori nazisti, i segni della guerra sono ancora visibili. Per questo il paese sta portando avanti un progetto di ricostruzione e spera nella collaborazione di Berlino in nome della tutela della memoria e dell’amicizia tra i due paesi.

Il video di Arte.

Questo reportage video è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in nove lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). Il progetto, coordinato da Arte, si chiama Emove ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito delle sue politiche multimediali.

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