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Bernie Sanders si è ritirato dalle primarie del Partito democratico

Bernie Sanders a Detroit, Michigan, il 6 marzo 2020. (Lucas Jackson, Reuters/Contrasto)

Aggiornato l’8 aprile 2020.

L’8 aprile Bernie Sanders si è ritirato dalle primarie del Partito democratico in vista delle elezioni presidenziali. A meno di imprevisti, dunque, a sfidare Donald Trump alle elezioni del 3 novembre sarà l’ex vicepresidente Joe Biden.

Sanders era partito bene arrivando secondo in Iowa e vincendo in New Hampshire e Nevada. Ma a inizio marzo, dopo che si erano ritirati dalla corsa gli altri candidati moderati, Biden aveva conquistato un vantaggio decisivo. In seguito, l’emergenza causata dal nuovo coronavirus aveva portato tutti gli stati rimasti a posticipare le elezioni (tranne il Wisconsin, dove si è votato il 7 aprile).

Osservando la mappa degli stati che hanno votato si vede che Biden ha vinto in stati con caratteristiche economiche, demografiche e geografiche diverse. Grazie al voto dei neri ha conquistato tutti gli stati del sud che hanno votato finora (Alabama, South Carolina, Arkansas, Mississippi); il sostegno degli elettori bianchi gli ha permesso di vincere nel nord (Maine, Massachusetts) e soprattutto nel midwest (Michigan, Illinois, Minnesota), una regione impoverita dalla crisi dei settori industriali che potrebbe essere decisiva a novembre. Rispetto alle primarie di quattro anni fa, in cui era stato sconfitto da Hillary Clinton, Sanders è riuscito a portare dalla sua parte molti elettori di origine latinoamericana (questo l’ha aiutato a vincere in Nevada e in California e a essere competitivo in Texas), ma ha perso buona parte del sostegno che aveva tra gli elettori bianchi, soprattutto tra i maschi e tra gli elettori meno giovani. Una perdita che non è stata compensata: il tentativo del senatore di allargare la sua base elettorale coinvolgendo le persone che di solito non vanno a votare è fallito.

La mappa delle primarie del Partito democratico.

Ora per Biden arriva la parte più difficile: compattare l’elettorato democratico in modo da arrivare alle elezioni con un sostegno sufficiente per battere Trump. Per farlo dovrà trovare un messaggio efficace con cui convincere i sostenitori di Sanders a votare per lui. Non sarà facile, considerando che il senatore gode di un consenso molto solido tra le persone sotto i trent’anni, cioè elettori che chiedono un cambiamento radicale, che generalmente sono poco propensi a scendere a compromessi e che considerano Biden troppo moderato e legato alla classe dirigente democratica.

Per quanto riguarda Sanders, nonostante la sconfitta è indubbio che il suo movimento abbia trasformato la politica statunitense. Molte delle idee sostenute dal senatore, un tempo considerate troppo audaci, fanno oggi parte del programma politico della sinistra americana. A cominciare dalla proposta di cambiare profondamente il sistema sanitario, a maggior ragione dopo i danni causati dalla diffusione del nuovo coronavirus. Resta da vedere chi prenderà il testimone da Sanders. Negli ultimi anni l’attivismo creato dal senatore ha portato al congresso molti giovani radicali, a cominciare dalla deputata di New York Alexandria Ocasio-Cortez.

Il candidato democratico viene selezionato con il sistema dei delegati, che daranno materialmente il loro voto durante la convention estiva. Ogni stato invia un certo numero di delegati in base alla sua popolazione (per esempio, uno stato grande come la California mette in palio 415 delegati, uno piccolo come il Wyoming 14). I delegati vengono distribuiti ai candidati in base ai voti ottenuti alle urne. In quasi tutti gli stati il criterio di assegnazione è proporzionale, quindi anche chi non vince può portare a casa dei delegati (purché raggiunga la soglia del 15 per cento dei consensi). In totale i delegati sono 3.979. Ottiene la nomination il candidato che conquista la metà più uno dei delegati, cioè 1.990.

Gli stati che hanno votato finora

  • 17 marzo. Hanno votato tre stati. In palio c’erano 441 delegati. Le primarie in Ohio sono state posticipate al 2 giugno a causa dell’emergenza coronavirus.

Florida
Superficie: 170mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Grecia.
Popolazione: 18 milioni, come gli abitanti dell’area metropolitana di New York.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 53 per cento della popolazione, i neri il 17 per cento, gli ispanici il 26 per cento.
Reddito mediano: 55mila dollari (36° stato su 50).
Delegati in palio: 219

Com’è andata: ha vinto Joe Biden

Illinois
Superficie: 150mila chilometri quadrati, la metà dell’Italia.
Popolazione: 12,6 milioni, poco più degli abitanti della Lombardia.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 61 per cento della popolazione, i neri il 15 per cento, gli ispanici il 17 per cento.
Reddito mediano: 65mila dollari (15° stato su 50).
Delegati in palio: 155

Com’è andata: ha vinto Joe Biden

Arizona
Superficie: 295mila chilometri quadrati, come l’Italia.
Popolazione: 7 milioni, meno degli abitanti di Londra.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 54 per cento della popolazione, i neri il 5 per cento, gli ispanici il 31 per cento.
Reddito mediano: 59mila dollari (27° stato su 50).
Delegati in palio: 67

Com’è andata: ha vinto Joe Biden

  • 10 marzo. Hanno votato sei stati. In palio c’erano 354 delegati.

Michigan
Superficie: 250mila chilometri quadrati, più o meno l’area del Regno Unito.
Popolazione: 10 milioni, all’incirca gli abitanti di Londra.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 75 per cento della popolazione, i neri il 14 per cento, gli ispanici il 5 per cento.
Reddito mediano: 57mila dollari (31° stato su 50).
Delegati in palio: 125

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (72 delegati) su Bernie Sanders (52). Risultati provvisori

Washington
Superficie: 184mila chilometri quadrati, il doppio dello stato di New York.
Popolazione: 7,6 milioni, all’incirca gli abitanti della città New York.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 68 per cento della popolazione, i neri il 4 per cento, gli ispanici il 13 per cento, i nativi americani il 2 per cento
Reddito mediano: 74mila dollari (nono stato su 50).
Delegati in palio: 89

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (39 delegati) su Bernie Sanders (39). Conteggio provvisorio

Missouri
Superficie: 180mila chilometri quadrati, poco più della metà dell’Italia.
Popolazione: 6,1 milioni, all’incirca la metà della Lombardia.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 79 per cento della popolazione, i neri il 12 per cento, gli ispanici il 4 per cento.
Reddito mediano: 54mila dollari (39° stato su 50).
Delegati in palio: 68

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (44 delegati) su Bernie Sanders (24)

Mississippi
Superficie: 125mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Grecia.
Popolazione: 3 milioni, all’incirca gli abitanti di Roma.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 56 per cento della popolazione, i neri il 38 per cento, gli ispanici il 3 per cento.
Reddito mediano: 45mila dollari (49° stato su 50).
Delegati in palio: 36

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (34 delegati) su Bernie Sanders (2)

Idaho
Superficie: 216mila chilometri quadrati, nove volte l’area della Lombardia.
Popolazione: 1,8 milioni, all’incirca gli abitanti della Calabria.
Distribuzione demografica: i bianchi sono l’82 per cento della popolazione, i neri l’1 per cento, gli ispanici il 12 per cento, i nativi americani l’1,7 per cento.
Reddito mediano: 55mila dollari (36° stato su 50).
Delegati in palio: 20

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (11 delegati) su Bernie Sanders (9)

North Dakota (caucus)
Superficie: 183mila chilometri quadrati, più o meno la metà dell’Italia.
Popolazione: 672mila, all’incirca gli abitanti della Basilicata.
Distribuzione demografica: i bianchi sono l’84 per cento della popolazione, i neri il 3,4 per cento, gli ispanici il 3,9 per cento, i nativi americani il 5,5 per cento.
Reddito mediano: 64mila dollari (18° stato su 50).
Delegati in palio: 14

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (8 delegati) su Joe Biden (6)

  • 3 marzo. Il supermartedì. In palio c’erano 13.57 delegati.

California
Superficie: 424mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Svezia.
Popolazione: 39,5 milioni, all’incirca gli abitanti della Spagna.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 36 per cento della popolazione, i neri il 6,5 per cento, gli ispanici il 39 per cento.
Reddito mediano: 75mila dollari (sesto stato su 50).
Delegati in palio: 415

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (216 delegati) su Joe Biden (165). Conteggio delegati provvisorio.

Texas
Superficie: 695mila chilometri quadrati, più o meno il triplo del Regno Unito.
Popolazione: 29 milioni, poco più degli abitanti di New Delhi.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 41 per cento della popolazione, i neri il 13 per cento, gli ispanici il 39 per cento.
Reddito mediano: 60mila dollari (24° stato su 50).
Delegati in palio: 228

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (111 delegati) su Bernie Sanders (102).

North Carolina
Superficie: 139mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Grecia.
Popolazione: 10,5 milioni, poco più degli abitanti di Londra.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 62 per cento della popolazione, i neri il 22 per cento, gli ispanici il 9,6 per cento, le persone di origine asiatica il 3,2 per cento.
Reddito mediano: 53mila dollari (40° stato su 50).
Delegati in palio: 110

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (67 delegati) su Bernie Sanders (37).

Virginia
Superficie: 79mila chilometri quadrati, più o meno l’area dell’Austria.
Popolazione: 8,5 milioni, come gli abitanti di New York.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 61 per cento della popolazione, i neri il 20 per cento, gli ispanici il 10 per cento, le persone di origine asiatica il 7 per cento.
Reddito mediano: 72mila dollari (decimo stato su 50).
Delegati in palio: 99

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (66 delegati) su Bernie Sanders (31).

Massachusetts
Superficie: 27mila chilometri quadrati, poco più della Sicilia.
Popolazione: 7 milioni, più o meno gli abitanti di Lima.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 71 per cento della popolazione, i neri il 9 per cento, gli ispanici il 12 per cento, le persone di origine asiatica il 7 per cento.
Reddito mediano: 80mila dollari (quarto stato su 50).
Delegati in palio: 91

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (37 delegati) su Bernie Sanders (29).

Minnesota
Superficie: 225mila chilometri quadrati, più o meno l’area del Regno Unito.
Popolazione: 5,6 milioni, poco più degli abitanti di Caracas.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 79 per cento della popolazione, i neri il 7 per cento, gli ispanici il 5 per cento, le persone di origine asiatica il 5 per cento.
Reddito mediano: 70mila dollari (13° stato su 50).
Delegati in palio: 75

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (38 delegati) su Bernie Sanders (27).

Colorado
Superficie: 279mila chilometri quadrati, poco meno dell’area dell’Italia.
Popolazione: 5,7 milioni, la metà degli abitanti della Lombardia.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 68 per cento della popolazione, i neri il 4,6 per cento, gli ispanici il 21 per cento.
Reddito mediano: 72mila dollari (11° stato su 50).
Delegati in palio: 67

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (21 delegati) su Joe Biden (12). Conteggio delegati provvisorio.

Tennessee
Superficie: 109mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Bulgaria.
Popolazione: 6,8 milioni, all’incirca gli abitanti della Bulgaria.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 73 per cento della popolazione, i neri il 17 per cento, gli ispanici il 5,6 per cento.
Reddito mediano: 52mila dollari (41° stato su 50).
Delegati in palio: 64

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (33 delegati) su Bernie Sanders (19). Conteggio delegati provvisorio.

Alabama
Superficie: 135mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Grecia.
Popolazione: 4,9 milioni, poco più degli abitanti di Los Angeles.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 63 per cento della popolazione, i neri il 27 per cento, gli ispanici il 4 per cento.
Reddito mediano: 49mila dollari (45° stato su 50).
Delegati in palio: 52

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (44 delegati) su Bernie Sanders (8).

Oklahoma
Superficie: 181mila chilometri quadrati, più o meno il doppio del Portogallo.
Popolazione: 4 milioni, la metà degli abitanti di New York.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 65 per cento della popolazione, i neri il 7,8 per cento, i nativi americani il 9,3 per cento, gli ispanici il 10 per cento.
Reddito mediano: 51mila dollari (43° stato su 50).
Delegati in palio: 37

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (21 delegati) su Bernie Sanders (13).

Arkansas
Superficie: 137mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Grecia.
Popolazione: 3 milioni, poco più degli abitanti di Roma.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 72 per cento della popolazione, i neri il 15 per cento, gli ispanici il 7 per cento.
Reddito mediano: 47mila dollari (48° stato su 50).
Delegati in palio: 31

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (17 delegati) su Bernie Sanders (9).

Utah
Superficie: 219mila chilometri quadrati, poco meno dell’area della Romania.
Popolazione: 3,2 milioni, poco più degli abitanti di Chicago.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 78 per cento della popolazione, i neri l’1,4 per cento, gli ispanici il 14 per cento, i nativi americani l’1,5 per cento.
Reddito mediano: 71mila dollari (12° stato su 50).
Delegati in palio: 29

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (13 delegati) su Joe Biden (5). Conteggio delegati provvisorio.

Maine
Superficie: 91mila chilometri quadrati, l’area del Portogallo.
Popolazione: 1,3 milioni, poco più degli abitanti di Milano.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 93 per cento della popolazione, i neri l’1,6 per cento, gli ispanici l’1,7 per cento.
Reddito mediano: 55mila dollari (35° stato su 50).
Delegati in palio: 24

Com’è andata: ha vinto Joe Biden (11 delegati) su Bernie Sanders (9).

Vermont
Superficie: 24mila chilometri quadrati, più o meno l’area della Lombardia.
Popolazione: 623mila, meno degli abitanti di Las Vegas.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 63 per cento della popolazione, i neri il 28 per cento, gli ispanici il 5 per cento.
Reddito mediano: 60mila dollari (22° stato su 50).
Delegati in palio: 16

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (11 delegati) su Joe Biden (5).

  • South Carolina (29 febbraio)

Superficie: 82mila chilometri quadrati, più o meno l’area del Portogallo.
Popolazione: 5 milioni, poco più degli abitanti di Los Angeles.
Distribuzione demografica: i bianchi sono il 63 per cento della popolazione, i neri il 28 per cento, gli ispanici il 5 per cento.
Reddito mediano: 52mila dollari (42° stato su 50).
Delegati in palio: 54

Com’è andata: ha vinto nettamente Joe Biden (39 delegati) su Bernie Sanders (15 delegati).

  • Nevada (22 febbraio, caucus)

Superficie: 286mila chilometri quadrati, poco meno della superficie dell’Italia.
Popolazione: 3 milioni, grosso modo gli abitanti di Roma.
Distribuzione demografica: i bianchi sono circa il 48 per cento, le persone di discendenza latinoamericana sono il 29 per cento, i neri il 10 per cento, le persone di discendenza asiatica il 9 per cento.
Reddito mediano: 58mila dollari (29° stato su 50).
Delegati in palio: 36

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (24 delegati) con un largo margine su Joe Biden (9 delegati) e Pete Buttigieg (3 delegati).

  • New Hampshire (11 febbraio)

Superficie: 24mila chilometri quadrati, un’area equivalente alla Lombardia.
Popolazione: 1,3 milioni, più o meno gli abitanti di Milano.
Distribuzione demografica: la popolazione è composta per il 90 per cento da bianchi.
Reddito mediano: 75mila dollari (settimo stato su 50).
Delegati in palio: 24

Com’è andata: ha vinto Bernie Sanders (9 delegati) di poco su Pete Buttigieg (9 delegati). Al terzo posto si è classificata a sorpresa la senatrice Amy Klobuchar (6 delegati).

  • Iowa (3 febbraio, caucus)

Superficie: 145mila chilometri quadrati, grosso modo la superficie della Grecia.
Popolazione: 3,2 milioni, più o meno gli abitanti di Madrid.
Distribuzione demografica: è uno stato abitato in grande maggioranza da bianchi (90 per cento).
Reddito mediano: 60mila dollari (25° stato su 50).
Delegati in palio: 41

Com’è andata: ha vinto Pete Buttigieg (14 delegati) superando di poco Bernie Sanders (12 delegati). Al terzo posto si è classificata Elizabeth Warren (8 delegati). I risultati ufficiali sono arrivati molti giorni dopo il voto, a causa di intoppi del sistema per la trasmissione dei dati.

Chi erano i principali pretendenti

Joe Biden
Ha 77 anni e una carriera politica lunghissima alle spalle. È stato senatore del Delaware, uno stato sulla costa orientale degli Stati Uniti, per 36 anni (1973-2009) e poi per otto anni vicepresidente durante il mandato di Barack Obama. Si propone come il candidato che può riportare gli Stati Uniti agli anni precedenti alla presidenza Trump, facendo appello ai valori di una volta, come l’etica del lavoro, la solidarietà, il buon senso. Non sembra avere delle proposte politiche particolarmente chiare, ma è convinto di essere il candidato con più probabilità di sconfiggere Trump in una corsa testa a testa.

Bernie Sanders
Dal 2007 rappresenta in senato il Vermont, un piccolo stato nel nordest degli Stati Uniti, al confine con il Canada. In precedenza era stato per sedici anni un deputato della camera dei rappresentanti. Anche se in senato si è quasi sempre schierato con il Partito democratico, è stato eletto senatore come indipendente. Tra tutti i candidati è quello più di sinistra, quello più capace di raccogliere donazioni e quello con una base di sostenitori più solida (in gran parte giovani). È convinto che per battere Trump il Partito democratico debba recuperare i voti degli elettori della classe operaia, e per farlo servono politiche radicali sulla sanità, sulla regolamentazione della finanza e del mercato del lavoro e sulla redistribuzione della ricchezza. Nel 2016 si candidò alle primarie del Partito democratico e fu sconfitto da Hillary Clinton. Nel 2020 alcune delle sue idee sono entrate nel dibattito pubblico. È il candidato più anziano della competizione, compirà 79 anni a settembre.

Elizabeth Warren
Dal 2013 rappresenta al senato il Massachusetts, uno stato nel nordest del paese, sull’oceano Atlantico. È considerata, insieme a Sanders, l’esponente della fazione radicale del Partito democratico. Prima di entrare in senato è stata a lungo docente universitaria di diritto, e si è fatta conoscere a livello nazionale quando non era ancora in politica. Dopo l’inizio della crisi economia globale, nel 2008, ha guidato la commissione creata dal congresso per supervisionare il sistema finanziario ed è stata consulente del dipartimento del tesoro durante l’amministrazione Obama. È considerata una candidata preparata ed estremamente pragmatica. Si è candidata nella convinzione di mettere insieme una coalizione eterogenea, fatta di elettori bianchi e minoranze, giovani e anziani, persone più di sinistra e moderate. Si è ritirata dopo i risultati deludenti del supermartedì.

Michael Bloomberg
È stato sindaco di New York tra il 2001 e il 2013. È il nono uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di più di 50 miliardi di dollari. Si è candidato perché odia Donald Trump ed è convinto che non possa essere battuto da un candidato troppo di sinistra come Sanders. Ai tempi in cui era sindaco di New York era repubblicano, e a sinistra molti lo criticano per il suo sostegno a pratiche discriminatorie nei confronti degli afroamericani. Non accetta donazioni e finanzia di tasca propria la sua campagna elettorale. Secondo le stime, potrebbe arrivare a spendere un miliardo di dollari. Ha deciso di non partecipare alle primarie nei primi quattro stati – Iowa, New Hampshire, Nevada e South Carolina – e di cominciare la sua corsa nel super martedì del 3 marzo. Si è ritirato dopo i risultati deludenti del supermartedì e si è schierato con Biden.

Pete Buttigieg
Ha una storia molto diversa da quella di tutti gli altri candidati: è stato ufficiale della marina, è gay, è cristiano, ha 38 anni, parla sette lingue (norvegese, arabo, spagnolo, maltese, dari, francese e italiano), si è laureato ad Harvard e a Oxford, ha studiato Gramsci e ha lavorato per la multinazionale delle consulenze McKinsey. Tra il 2012 e l’inizio del 2020 è stato sindaco di South Bend, una piccola città dell’Indiana. È un moderato ed è convinto che il Partito democratico si stia spostando troppo a sinistra. Per esempio, è contrario alle proposta, fatta da Sanders e da Warren, di creare un sistema sanitario universale sul modello di alcuni paesi europei e di rendere gratuito il college. Pensa che il modello politico che gli ha permesso di vincere due volte nella sua città, basato su un’alleanza tra moderati di destra e di sinistra, sia esportabile al resto del paese e possa permettere di riconquistare gli elettori democratici che quattro anni fa hanno votato per Trump. Dopo essersi ritirato si è schierato con Biden.

Amy Klobuchar
Ha 60 anni e dal 2007 è senatrice per il Minnesota, uno stato nel nord del paese, al confine con il Canada. Si considera una progressista ma è su posizioni più moderate rispetto a Sanders e Warren. Conosce bene gli elettori del midwest, la zona colpita dalla crisi del sistema industriale a partire dagli anni ottanta, e, come Buttigieg e Biden, è convinta di poter riportare nel Partito democratico gli elettori che nel 2008 hanno votato per Barack Obama e otto anni dopo si sono schierati con Trump. Dopo essersi ritirata si è schierato con Biden.

In corsa c’erano anche Tulsi Gabbard, rappresentante delle Hawaii alla camera, reduce della guerra in Iraq, si definisce populista in economia e anti-interventista in politica estera; e Tom Steyer, un ex gestore di hedge-fund che ha puntato molto sulla lotta ai cambiamenti climatici.

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