I tacchini per il Ringraziamento sono diventati giganti
Il 23 novembre negli Stati Uniti era il giorno del Ringraziamento, una delle più importanti feste nazionali (ho raccontato la sua origine in una newsletter di qualche anno fa). Come da tradizione, qualche giorno prima si era svolta la cerimonia in cui il presidente grazia un tacchino, animale simbolo di questa ricorrenza. Biden ne ha graziati due, chiamati Liberty e Bell, che quindi non finiranno sulle tavole degli americani (come altri 46 milioni di esemplari) e saranno liberi di girare nel campus dell’università del Minnesota. Un aspetto che stupisce di queste cerimonie riguarda le dimensioni degli animali. Non è un caso: i tacchini – come tante altre cose negli Stati Uniti, dalle macchine alle case – sono sproporzionati.
Un articolo di Vox, corredato da interessanti grafici, spiega che il peso medio di un tacchino è quasi raddoppiato dal 1960 a oggi: da 7,7 a 14 chili. “L’industria avicola ha ingigantito questi animali soprattutto usando l’allevamento selettivo. L’esemplare più consumato negli Stati Uniti, chiamato tacchino bianco a petto largo, è stato allevato per valorizzare il petto, una delle parti più pregiate. Negli allevamenti gli animali crescono molto velocemente e raggiungono dimensioni innaturali. Questo fatto, unito ad altri problemi di salute causati dalla rapida crescita e dall’ambiente insalubre, può rendere difficile la deambulazione”.
Un problema specifico riguarda i maschi: “Il loro petto diventa così grande che non possono montare le femmine, quindi gli allevatori fanno ricorso all’inseminazione artificiale”.
In ambienti affollati i tacchini possono essere aggressivi, beccarsi l’un l’altro e perfino mangiarsi a vicenda
La procedura è stata raccontata dallo scrittore Jim Mason, che ha lavorato per una grande azienda che alleva tacchini, la Butterball. Ha raccontato di aver dovuto tenere in mano i tacchini maschi mentre un altro operaio li stimolava per estrarre il loro sperma con una siringa. Una volta che la siringa era piena, veniva portata nel pollaio, dove Mason immobilizzava le femmine tenendole a petto in giù mentre un altro operaio inseriva il contenuto della siringa nella gallina usando un compressore d’aria. I dipendenti dovevano fare questa procedura ogni dodici secondi per 10 ore al giorno.
La quantità di animali negli allevamenti crea problemi facilmente immaginabili. “In ambienti stressanti e affollati, i tacchini possono essere aggressivi, beccarsi l’un l’altro e perfino mangiarsi a vicenda. Invece di offrire ai tacchini più spazio e condizioni migliori, le aziende cercano di minimizzare i danni tagliando una parte del becco e delle dita delle zampe, il tutto senza somministrargli farmaci antidolorifici: i tacchini sono esclusi dalle leggi federali pensate per ridurre le sofferenze degli animali durante il trasporto al macello e durante la macellazione”.
Gli animalisti denunciano da tempo questa situazione e cercano di farsi sentire soprattutto nel periodo del Ringraziamento. La notte del 2 novembre 2023 alcuni attivisti sono entrati in un allevamento di Owatonna, in Minnesota, e hanno trovato i tacchini in condizioni raccapriccianti. Lo stabilimento appartiene a un’azienda agricola che alleva tacchini per la Jennie-O, un colosso del settore che quest’anno ha fornito i tacchini per la cerimonia di grazia alla Casa Bianca.
“Secondo gli attivisti, molti animali erano morti e in decomposizione e tanti altri avevano problemi a camminare”. L’università del Minnesota, che ospiterà gli animali graziati da Biden, ha contribuito a creare l’industria della carne di tacchino e fa ancora oggi ricerca su questi animali. Il presidente ad interim dell’università è stato presidente della Jennie-O e amministratore delegato della Hormel, l’azienda madre.
Questo testo è tratto dalla newsletter Americana
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