Quando si starnutisce il cuore perde un colpo?

Poco prima di starnutire si tende a respirare a fondo facendo aumentare la pressione nel torace e inibendo brevemente il flusso sanguigno verso il cuore, che può abbassare la pressione del sangue e accelerare il battito cardiaco. Nell’espirare, però, la pressione sanguigna aumenta e, a sua volta, il battito cardiaco rallenta. Al tempo stesso, starnutire stimola il nervo vago che dal cervello si estende fino all’addome.

In genere quando il nervo vago viene stimolato il corpo reagisce riducendo il battito cardiaco. Si tratta comunque di un effetto minimo che rallenta il cuore forse di appena un battito. Il fenomeno non si verifica solo con lo starnuto, spiega Christopher Magovern, chirurgo cardiotoracico. Tosse, conati di vomito e altri stimoli possono avere effetti simili sul nervo vago.

In casi estremamente rari starnutire può rallentare il battito o abbassare la pressione fino a far perdere i sensi: un fenomeno noto come sincope da starnuto. Chi ha un’anomalia cardiaca congenita o assume farmaci che influiscono sul battito cardiaco, come i betabloccanti, può avere una reazione esagerata a starnuti e tosse.

Conclusioni Starnutire può rallentare il battito cardiaco, ma l’effetto è trascurabile.

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