×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Aiuto, arrivano i nonni

Mio figlio ha solo otto mesi e io già non sfango più i nonni: mi passerà? -Giuditta

Quando ho letto la tua domanda sono scoppiato a ridere. E l’ho mandata a un amico con cui stavo chattando, che ha risposto: “Ahaha, ‘sfango’ vince il premio di parola del giorno!”. La mia risata, però, era anche un moto liberatorio: amo molto quando qualcuno mi spiazza e mi ricorda che ogni persona funziona a modo suo.

Quando noi siamo diventati padri di due gemelle, non so come avremmo fatto senza i nonni. Li abbiamo ingaggiati a tempo pieno tutti e quattro, e ne avremmo ingaggiati volentieri altri quattro. E da quando viviamo all’estero, ci siamo uniti al coro di amici espatriati che si lamentano continuamente di non avere i nonni a cui lasciare i bambini ogni tanto. Tu invece non li “sfanghi” più e mi fai ridere di gioia.

Il fatto che siano passati solo otto mesi, però, lascia ancora spazio a cambiamenti: in realtà, infatti, per ora i nonni si stanno comportando ancora da genitori, magari dicendoti cosa fare o facendoti sentire giudicata. Ma quando tuo figlio avrà otto anni, e forse passerà tanti piacevoli pomeriggi con loro, allora sarà diverso, perché a quel punto il rapporto sarà tra loro e lui. Dico “forse” perché, come mi hai ricordato tu, tutte le persone e tutte le famiglie funzionano a modo loro. Forse tu continuerai a non sfangarli, oppure loro non sfangheranno tuo figlio o magari, chissà, tuo figlio non sfangherà te. Ma che vi sfanghiate tutti oppure no, l’importante è che continuiate a volervi bene.

Questa rubrica è stata pubblicata il 21 ottobre 2016 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

pubblicità