Il disegnatore americano Art Spiegelman, l’autore di Maus, racconta che dopo l’11 settembre la stampa negli Stati Uniti è precipitata in un pericoloso conformismo. Nelle ultime settimane, però, qualche spiraglio sembra essersi aperto. Ma per le ragioni sbagliate, spiega Spiegelman. Giornali e tv statunitensi fanno parlare anche chi critica l’amministrazione Bush solo perché a novembre ci saranno le elezioni e vogliono dare l’impressione di ospitare un dibattito pluralista. Oggi, in ogni caso, il presidente George W. Bush sembra imbattibile. Però dieci mesi sono lunghissimi. La guerra in Iraq, la lotta al terrorismo e la situazione economica possono ancora riaprire la partita. Anche perché la probabile candidatura di Howard Dean, che per avere qualche possibilità di farcela dovrà attaccare duramente Bush, avrà come effetto il risveglio degli ultraconservatori e la polarizzazione dello scontro. Salvo sorprese, la scelta degli americani sarà il fatto più importante dell’anno.

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