L’inizio è il momento migliore, quando tutto sembra possibile. Quando ogni cosa è illuminata. Quando il dittatore scappa di notte e corre all’aeroporto con la moglie e i figli. Quando scappa così rapidamente che viene da chiedersi perché nessuno ci abbia pensato prima: ogni regime si fonda sulla paura, ma se si è in tanti la paura passa. Di rivoluzioni non ne abbiamo viste molte. E quelle poche sono spesso andate a finire male: quando è arrivato il momento dei compromessi, quando

i furbi di professione sono riusciti a trovare la porta sul retro per tornare da dove erano stati cacciati. “L’ipocrisia dei liberal occidentali lascia senza parole”, scrive Slavoj Žižek, “pubblicamente hanno sempre sostenuto la democrazia, ma ora che la gente si rivolta contro i tiranni in nome della libertà e della giustizia, e non in nome della religione, ecco che si preoccupano. Perché preoccuparsi? Perché non rallegrarsi del fatto che la libertà potrebbe trionfare?”. Di rivoluzioni, forse, non ce ne saranno molte altre. Quelle di questi giorni teniamocele strette.

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