Buon anno
- Mangiare meno caramelle.
- Vivere bene e accettare tutti i cambiamenti.
- Controllare il suono.
- Divertirmi.
- Continuare così.
- Diventare il gran maestro Yoda.
- Perdere cinque chili e correre la mezza maratona.
- Riprovarci con il mio buon proposito del 2008 e del 2013.
- Macchiarmi di meno.
- Cominciare a usare le scarpe con il tacco.
- Andare a Empoli.
- Chiudere i brani musicali ancora sospesi.
- Tornare sott’acqua.
- Smettere di parlare con tutti i cani e adottarne uno.
- Stare meglio dell’anno scorso.
- Non restare mai senza latte in frigo.
- Rompere la gabbia.
- Dedicarmi a infantili perversioni.
- Ogni anno visitare almeno una nuova città.
- Ascoltare.
- Riempire la città di papiri.
- Girare per il mondo e fare una pausa per assaggiare il primo cachi della mia vita.
- Farmi in quattro.
- Realizzare almeno uno dei miei mille progetti.
- Basta passare col giallo.
- Dimagrire quindici chili.
- Rifare un’alta via, vent’anni dopo.
- Leggere più poesie.
- Migliorare il mio sinistro.
- Il benessere intestinale a cui tutti abbiamo diritto.
- Non fare piani per il futuro.
- Ancora: sbrinare il freezer.
- Andare più spesso in piscina.
- Trovare l’uomo con il binocolo.
- Provare l’ayahuasca.
- Allungarmi.
- Fare un bel viaggio.
- Duecento flessioni su un braccio solo.
- Fare molte passeggiate in sella a una bici nuova fiammante.
- Litigare con i razzisti sull’autobus, sempre.
- Perseverare.
- Essere più tranquillo e meno satollo.
- Fare sempre due cose per volta.
- Dedicarmi all’arte del taglia e cuci (letteralmente).
- Oltrepassare frontiere.
- Andare finalmente a vivere nella mia nuova casa.
- Fare un viaggio in Abruzzo.
- Giocare.
Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri?
Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2015 a pagina 5 di Internazionale, con il titolo “Buon anno”. Compra questo numero| Abbonati