Buon anno
Imparare qualcosa di nuovo. Disintossicarmi dalla pagina Facebook di Virginia Raggi. Scrivere di più, anche solo per me. Riscoprire l’Amintore Fanfani pittore e disegnatore. Conoscere di persona dieci contatti Instagram. Rallentare. Instaurare il matriarcato. Riprendermi il trono di spade. Stampare le foto degli ultimi dieci anni. Mare, mare, mare. Dare priorità alla salute. Non ti curar di lor… Impegnarmi a realizzare i tanti buoni propositi. Creare incastri perfetti. Ritornare in sala prove. Basta cifre. Fare finalmente il cambio di stagione. Precisione. Andare a sud. Arrivare a toccarmi le punte dei piedi con le mani. Scrivere di più. Smettere di smettere. Abbattere il patriarcato. Andare in California e fare una follia. Molta ma molta più leggerezza. Arrivare puntuale agli appuntamenti. Avere pazienza. Più pranzi con gli amici nel nuovo soggiorno. Farmi largo a colpi di machete nella giungla delle mie password. Raggiungere la Catalogna in canoa. Andare a Lione il 16 maggio. Non essere solo la spada, ma anche l’intelletto che la guida. Fare con disinvoltura e naturalezza lo chassé. Scegliere il nuovo medico. Promuovere la legalizzazione delle droghe. Inventare storie con mia figlia. Portare l’aeroplano a destinazione. Invitare Ermani alla festa di Natale. Allenare chansi jin e fa jin. Se sento la musica, voglio ballare. Inspirare ed espirare. Giocare con Lucio. Andare in Nuova Zelanda. Moltiplicare.
Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri?
Questa rubrica è stata pubblicata il 29 dicembre 2017 a pagina 7 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati