Amo sfogliare i giornali locali quando mi trovo a un festival. Per loro è uno degli eventi dell’anno e, nascoste in una copertura che di solito si aggira sulle cinque o sei pagine al giorno, si trovano delle chicche che non si trovano nelle testate nazionali.
Per esempio, grazie al Gazzettino ho saputo che domenica, in una festa all’Excelsior, Daniel Radcliffe, l’attore inglese lanciato da Harry Potter, avrebbe mangiato un tiramisù senza mascarpone. Ovvero, gli è stato servito un tiramisù senza mascarpone; non si sa se lo ha mangiato. Se riesco a sapere, riferirò.
La presenza di Radcliffe (che nel film
Kill your darlings di John Krokidas interpreta Allen Ginsberg) ha portato orde di ragazze adolescenti che, fin dalla prima mattinata, si erano accampate davanti al tappeto rosso.
Guardando poi la prima pagina dell’altro giornale veneziano, La Nuova Venezia, sono rimasto per un attimo confuso davanti a un titolo che non sapevo interpretare. Pensavo si riferisse alla foto di Dakota Fanning, e per un attimo ho scambiato il presente indicativo del verbo per un imperativo.
Sui film in concorso passati tra sabato e domenica, ecco in omaggio al grande animatore Hayao Miyazaki – autore di uno dei tre titoli – le mie recensioni in forma haiku.
Si alza il vento, di Hayao Miyazaki (Giappone)
Gli aeroplani
sono belli anche se
portano bombe
Miss Violence, di Alexandros Avranas (Grecia)
Urca ‘sti greci
Abusi in famiglia
E crisi nera
Parkland, di Peter Landesman (Stati Uniti)
È stato duro
anche per Robert Oswald
fratello di Lee
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