Fino all’ultimo indizio, Denzel indaga
Dopo il pasticcio di Justice league, il film del 2017 cominciato da Zack Snyder e “chiuso” da Joss Whedon, Snyder ha avuto carta bianca per rimontare la sua versione. Il risultato Zack Snyder’s Justice league, soprannominato “The cut”, è un film di 242 minuti disponibile su Sky e Now (come si chiama adesso Now tv) che farà sicuramente felici i fan. Quattro ore con Batman, Wonder Woman, Aquaman, Flash e tutti gli altri rappresentano (per gli appassionati, certo, ma anche per chi è affamato di blockbuster) un’occasione che non si ripeterà presto.
Anche questo film, che la Warner Bros ha lanciato sulla piattaforma di famiglia, Hbo Max, proprio come Raya e l’ultimo drago la settimana scorsa, fa pensare che le major hollywoodiane stiano ormai prendendo le misure alle chiusure imposte dalla pandemia. E a noi spettatori fa sentire più che mai la mancanza delle sale. A questo punto della stagione mancano all’appello film che con i cinema aperti probabilmente avremmo già visto. Per esempio Judas and the black messiah, The mauritanian, Nomadland, Minari, Un altro giro e altri ancora. Perché non si vive di soli blockbuster, e di abbonamenti ne abbiamo fatti fin troppi.
Un detective anni novanta
All’inizio del thriller di John Lee Hancock, Fino all’ultimo indizio, mi sono esaltato. Denzel Washington interpreta Joe “Deke” Deacon, poliziotto in una piccola contea californiana, che di passaggio a Los Angeles si ritrova coinvolto nell’indagine su un serial killer che uccide giovani donne. Mi sono esaltato perché sembrava proprio un thriller poliziesco di quelli di una volta: un serial killer, un poliziotto in cerca di riscatto, un’indagine che diventa una corsa contro il tempo. E in effetti è un thriller di una volta, visto che Hancock ha scritto la sceneggiatura addirittura nel 1993, due anni dopo che Il silenzio degli innocenti aveva portato il genere al suo apice.
Ma, come scrive Clarisse Loughrey sull’Independent, la sceneggiatura di Hancock non è invecchiata bene e soprattutto risulta superata per via di altri film (uno per tutti Seven, del 1995) che già anni fa avevano esasperato il genere. Pazienza. Godiamoci le interpretazioni di Denzel Washington, Rami Malek, nei panni del golden boy della squadra omicidi, e di Jared Leto in quelli di un inquietante tecnico di condizionatori con una passione per le automobili e gli svincoli, in un film che si sfalda lentamente ma inesorabilmente all’avvicinarsi del finale.
Chi affitta quella casa?
Un altro thriller, dalle suggestioni horror, è The rental di Dave Franco. Il fratello di James, apprezzato attore di commedie (Cattivi vicini) e non solo, debutta alla regia con un film che astutamente sfrutta un costume molto diffuso nei nostri tempi. Due fratelli, Charlie e Josh, decidono di passare un fine settimana lontano dal caos con le rispettive compagne, Michelle e Mina, e affittano una bellissima tenuta di lusso con vista sull’oceano. Con il boom di Airbnb sarà capitato a molti di fare qualcosa di simile. Se però qualcosa va storto e s’insinua la paranoia, ci si può chiedere: ma noi cosa sappiamo davvero di quella casa e dei suoi proprietari?
Ben assortito il quartetto dei protagonisti. Alison Brie, che nella vita è la moglie di Dave Franco; Dan Stevens, che ancora sembra voler fare di tutto per allontanarsi da Downton Abbey; Sheila Land, memorabile nella ghost story iraniana A girl walks home alone at night; e infine Jeremy Allen White nei panni del fratello piccolo e incasinato, un po’ vittima degli eventi (e dell’egoismo del fratello grande). Ben scritte e rappresentate anche le tensioni (sociali e sessuali) che fanno scivolare un tranquillo weekend in famiglia verso qualcosa di molto più inquietante. Senza voler fare spoiler, il finale è un po’ troppo orientato all’idea di un sequel, ma la deriva è nota a chi frequenta le serie tv.
In ospedale con il maestro
Se le suggestioni horror di The rental vi hanno lasciato con un piccolo languore, su RaiPlay e Mubi (o a noleggio) si può ripescare un horror poco visto del maestro John Carpenter. In The ward. Il reparto (2010) Kristen, fermata dalla polizia in stato confusionale davanti a una fattoria in fiamme, finisce in un reparto di un ospedale psichiatrico dove sono rinchiuse altre ragazze. Fin dalla prima notte Kristen capisce che c’è qualcosa che non va e che una presenza oscura minaccia la sua vita e quella delle sue colleghe alienate. Niente di epocale, ma un horror di Carpenter è sempre un piacere e nel cast c’è qualche piccola sorpresa, come la presenza di Jared Harris e Mamie Gummer, a sostegno della protagonista Amber Heard.
Zack Snyder’s Justice league
Di Zack Snyder. Con Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Amy Adams, Ray Fisher, Jason Momoa, Ezra Miller, Willem Dafore, Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Dianne Lane, Connie Nielsen, J.K. Simmons, Ciarán Hinds, Zheng Kai, Amber Heard. Stati Uniti 2021, 242’. Su Sky e Now.
Fino all’ultimo indizio
Di John Lee Hancock. Con Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto. Stati Uniti 2021, 128’. A noleggio.
The rental
Di Dave Franco. Con Dan Stevens, Alison Brie, Sheila Vand, Jeremy Allen White, Toby Huss. Stati Uniti 2020, 88’. Su PrimeVideo.
The ward. Il reparto
Di John Carpenter. Con Amber Heard, Jared Harris, Mamie Gummer, Laura-Leigh, Lyndsy Fonseca, Mika Boorem, Susanna Burney, Danielle Panabaker. Stati Uniti 2010, 99’. Su RaiPlay, Mubi o a noleggio.