Picasso provava sentimenti contrastanti per il suo collega Marc Chagall, che era del Cancro. “Non vado matto per i suoi galli, i suoi asini, i suoi violinisti volanti e tutto quel folclore”, disse una volta a proposito dei temi delle composizioni di Chagall. Ma si rendeva anche conto che Chagall era uno dei pochi pittori “che capiscono cos’è veramente il colore”, e quindi aggiunse: “Dopo Renoir non c’è mai stato nessuno che abbia il senso della luce che ha Chagall”. Ho il sospetto che nelle prossime settimane riceverai messaggi contrastanti simili, un misto di elogio e disapprovazione, di riconoscimento e disinteresse, di esaltazione e apatia. Ti prego di non dare troppa importanza alle critiche e di non sottovalutare gli applausi. Anzi, fa’ esattamente il contrario.
13 /19 aprile 2017
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