Nel 1865 la Royal geographical society inglese decise di assegnare il nome Everest alla montagna più alta del mondo, in onore del topografo gallese George Everest. Ma molto tempo prima i nepalesi l’avevano battezzata Sagarmatha e i tibetani Chomolungma. Nel 2018, se mai ti capiterà di parlare di quella famosa vetta, ti propongo di usare i suoi vecchi nomi. Questo potrebbe aiutarti a entrare nello stato d’animo giusto per svolgere i tre compiti che ho deciso di assegnarti. 1) Acquisire maggiore familiarità con le origini delle persone e delle cose che ti interessano. 2) Riprendere il contatto con influenze che erano presenti all’inizio di importanti sviluppi della tua vita. 3) Cercare le qualità autentiche che si nascondono sotto le apparenze, le finzioni e le maschere.