Nel 1996, quando era considerato il miglior giocatore di scacchi del mondo, Garri Kasparov affrontò una serie di partite con un computer chiamato Deep Blue. All’inizio del primo incontro Deep Blue fece una mossa che confuse Kasparov. Il campione s’innervosì e cominciò a pensare che la macchina fosse più intelligente di lui, tanto che perse la partita. In seguito si scoprì che la mossa di Deep Blue era il risultato di un errore di programmazione. Nelle prossime settimane, Cancerino, ti consiglio di coltivare un difetto benevolo nel tuo codice. Scommetto che ti permetterà di riportare una vittoria inattesa.
12/18 settembre 2019
Compiti a casa: “Ci hanno insegnato a temere i sì che sono dentro di noi, i nostri desideri più profondi”, scrisse Audre Lorde. È vero anche per te?