Quando aveva 49 anni lo scrittore Norman Cousins, del Cancro, fu colpito da due malattie debilitanti. I medici dissero che aveva solo una possibilità su cinquecento di guarire. Sperimentò una serie di cure non convenzionali, tra cui la terapia della risata e il dialogo motivazionale interiore, e funzionò. Visse intensamente per altri 26 anni e scrisse vari libri sulla salute e la guarigione. Dovremmo quindi prendere sul serio la sua convinzione che “ogni paziente ha il proprio medico dentro di sé”, cioè che almeno una parte del nostro potere di curarci venga da fonti interiori non riconosciute dalla medicina tradizionale. Nelle prossime settimane ti consiglio di prendere in considerazione quest’ipotesi, Cancerino. Ma mi raccomando, non smettere di curarti con la medicina tradizionale.
26 novembre/2 dicembre 2020
Compiti a casa: immagina che siano passati trent’anni e che tu stia raccontando a Dio le cose peggiori e quelle migliori che hai fatto nella vita. Quali sarebbero?