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Il dna dei colonizzatori

Le popolazioni che nella preistoria hanno lasciato l’Africa per colonizzare il resto del mondo probabilmente sono passate, circa 60mila anni fa, dal corridoio nord, attraverso l’attuale Egitto e la penisola del Sinai, e sono così arrivate nel Vicino Oriente. Sembra invece perdere consistenza l’ipotesi della rotta meridionale, attraverso l’attuale Etiopia, lo stretto Bab el Mandeb e la penisola Arabica.

Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Human Genetics, si basa su dati genetici. Luca Pagani e colleghi hanno raccolto il dna completo di cento persone egiziane e 125 persone appartenenti a cinque popolazioni etiopi. Hanno “sottratto” dalle sequenze ottenute l’influenza recente delle popolazioni dell’Eurasia, in modo da ricavare un dna di egiziani ed etiopi “originari”. Questo dna egiziano risulta più vicino a quello dei non africani di quello etiope. Da questa maggiore somiglianza i ricercatori hanno dedotto che l’Egitto è stata l’ultima tappa prima di uscire dall’Africa. I non africani si sarebbero divisi dagli etiopi circa 65mila anni fa e dagli egiziani circa 55mila anni fa.

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