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I microorganismi che pullulano nello spazio

L’astronauta dell’Esa Alexander Gerst sulla Stazione spaziale internazionale, nel novembre del 2014. (Alexander Gerst, Esa)

La Stazione spaziale internazionale potrebbe aver bisogno di una maggiore pulizia. Sembra che, malgrado le precauzioni prese, l’ambiente contenga vari microorganismi, potenzialmente dannosi per la salute degli astronauti.

Kasthuri Venkateswaran, del Jet Propulsion Laboratory, di Pasadena, negli Stati Uniti, e colleghi hanno esaminato l’aria e le superfici della Stazione, trovando che contengono batteri e funghi che comunemente vivono sulla pelle umana. Probabilmente i microorganismi sono stati portati nello spazio dagli astronauti stessi. Questi organismi non sono dannosi in sé, ma in condizioni specifiche possono provocare infezioni, per esempio quando le difese immunitarie delle persone sono basse.

La Stazione è un ambiente molto particolare, in quanto è esposta alle radiazioni dello spazio, con livelli alti di anidride carbonica, una bassa gravità, un’ininterrotta presenza umana e un riciclo continuo dell’aria. Lo studio, pubblicato sulla rivista Microbiome, potrebbe suggerire una difficoltà imprevista dell’esplorazione umana dello spazio, la presenza di microbi. Tuttavia, la conseguenza più immediata di questo studio è per i laboratori terrestri. L’analisi delle precauzioni prese e dall’effettivo livello dei microorganismi presenti sulla Stazione può servire a migliorare gli ambienti asettici, con bassissimi livelli di polvere e batteri, usati a scopo industriale o scientifico.

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