La crisi economica in Germania inasprisce le tensioni sociali. La disoccupazione ha raggiunto livelli insostenibili. Gli imprenditori contestano ai lavoratori conquiste che si ritenevano acquisite. La solidarietà sociale si indebolisce.
La scrittrice americana Susan Sontag ha messo in scena a Sarajevo l’opera di Samuel Beckett. Il racconto del lavoro nella città assediata e di come è nata questa idea.
La crisi italiana vista dall’occhio ironico e caustico dello scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán.
Attraverso l’analisi delle valute dell’ex blocco socialista, indizi sulle politiche economiche.
Un robot con le sembianze di Clinton è stato creato dagli esperti della Walt Disney. Anche gli altri presidenti hanno il loro robot. Tra industria dello spettacolo, politica, pupazzi, bambini e robotica, un pezzo di storia americana vista attraverso Disneyland.
Un’inviata speciale nei covi dei gruppi paramilitari di Belfast che vogliono “sterminare i cattolici”. “L’Ira ci ha dimostrato come ottenere quello che si vuole”.
“Per quanto sia amaro, dobbiamo dire onestamente al nostro popolo che oggi il paese non può garantire a tutti il minimo di sussistenza”.
“Da nessuna parte la guerra è un astratto conflitto tra il bene e il male. Né il bene e il male sono divisi dalla linea del fronte”. Parla un giornalista di Sarajevo.
Colpevoli dell’indifferenza di fronte al massacro non sono “solo coloro che amministrano il potere, ma anche coloro che amministrano le idee”. Contro la rassegnazione, contro lo sterminio, un appello del direttore di El País.
“È sbagliato pensare di potersi informare seriamente guardando dal confortevole divano di casa la sensazionale pioggia di fatti offerta dal piccolo schermo”, scrive il direttore di Le Monde diplomatique.
In Germania si discute sulla settimana di quattro giorni come rimedio alla disoccupazione. La proposta della casa automobilistica apre una questione generale su lavoro, salario e produzione.
Intervista a jane Campion. Dopo il successo di Lezioni di piano, la regista neozelandese affronta l’opera di Henry James.
I governi finlandese, svedese, norvegese, allarmati perché la potente mafia russa ricicla il denaro sporco nelle banche dei loro paesi.
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