La vita politica giapponese è come una telenovela. A base di lacrime e samurai. Reportage alla vigilia dei Mondiali
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C’è un paese lontano che dal 31 maggio al 30 giugno sarà improvvisamente al centro dell’attenzione di quella parte di mondo che ama il calcio. C’è un paese lontano, lo stesso di prima, che da sempre è rappresentato in Occidente con luoghi comuni duri a morire. Questo paese è il Giappone.
Murray Sayle, un giornalista che da anni vive vicino a Tokyo e che quel paese lo conosce bene, non parla di calcio nella sua inchiesta (“Di calcio non so nulla”) ma delle recenti vicende politiche che hanno appassionato i giapponesi. “Appassionato” perché nel paese con la più alta densità di televisori del pianeta la politica è come una telenovela, fatta di lacrime e tradimenti, gelosie e ripicche.
L’inchiesta di Sayle serve a decifrare e interpretare, al di là dell’inevitabile folclore calcistico delle prossime settimane, una delle più importanti e interessanti democrazie del mondo. Leggi
La vita politica sembra una telenovela. Aspettando i Mondiali il paese affonda nella crisi economica
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