Ho visto la guerra. Le mappe della zona, i piani del Pentagono, i paesi alleati, l’attesa degli iracheni
Non esistono guerre giuste. Alcune guerre sono forse necessarie (e questa certamente non lo è), ma tutte sono sbagliate. Perché lo scoppio di una guerra segna invariabilmente il fallimento degli strumenti, politici e diplomatici, che le nazioni civili e democratiche si sono date per convivere pacificamente. Non esistono guerre asettiche o chirurgiche: tutte sono accompagnate dal loro carico di morti, così scandalosi e osceni che i tg dell’ora di cena non riescono a mostrarceli. La foto in copertina è stata scattata dodici anni fa nel Golfo da Peter Turnley. È la mano carbonizzata di un soldato, poco importa se iracheno o americano. Quella guerra l’ha seguita anche Robert Fisk. “Se quello che stavamo vedendo fosse stato mostrato in tv, nessuno sarebbe mai più stato disposto ad appoggiare una guerra”. Questa è la verità. La guerra fa schifo. E se non ce lo fanno vedere, è perché non vogliono sentirci protestare. – Leggi
C’è qualcosa che nessuno racconta mai: l’orrore e l’oscenità della morte
Bombardamenti massicci, offensiva di terra fino a Baghdad, battaglia nella capitale. Sono queste le tre fasi del conflitto previste dai militari statunitensi
In passato l’idea di conflitto era sempre associata a quella della perdita di vite umane. Ora non più. E gli strateghi fanno di tutto per alimentare questa illusione
È la fine delle missioni spaziali con equipaggio?
Ritratto del generale Dostum
I giovani registi cinesi lottano contro il potere
Lo sfruttamento nei latifondi
Uno dei frutti più diffusi al mondo potrebbe scomparire
L’emozione di atterrare e decollare da un piccolo aeroporto del Basso Mustang, soprattutto se il volo è in ritardo, c’è vento e il cielo è nero di nubi
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