Parla uno dei protagonisti della finanza internazionale. Il miliardario che dice di voler salvare il pianeta. Ma che forse sta costruendo il suo impero.
L’es presidente del Consiglio italiano, figura di punta della Democrazia cristiana, è accusato da una quindicina di pentiti di essere stato il referente di Cosa Nostra al vertice del potere italiano. La corrispondente di Le Monde è andata a intervistarlo.
In alcune scuole, assediate dalle gang di adolescenti e di spacciatori di droga, vengono assoldati dei poliziotti privati per mantenere l’ordine. E con gli atti di teppismo cresce anche la voglia di repressione. Un’inchiesta del settimanale polacco Wprost.
Il direttore editoriale di El Pais commenta la situazione latinoamericana. A cominciare dal Brasile e dal Messico, dove le principali questioni irrisolte sono “la povertà, la falsa modernizzazione, l’emarginazione di grandi settori della società”.
Il 23 febbraio 1995 Bill Clinton ha autorizzato per la prima volta la declassificazione delle 886mila immagini dei satelliti spia statunitensi scattate negli anni Sessanta. Quattro di queste fotografie sono adesso disponibili dentro Internet. Eccole.
Da Foreign Policy un intervento di George Soros, finanziere, filantropo e presidente della Soros Foundation.
Sono tutti estremamente gentili e disponibili, ma ossessionati dall’esattezza. Regola d’oro: meglio una notizia data in ritardo che una notizia inesatta. Sebbene molto britannica, la redazione del quotidiano economico di Londra vuole apparire prima di tutto europea.
Quando un artista espone le sue opere è di regola un vernissage nella galleria che lo ospita. È il suo momento di gloria, ma lo è anche per quelle decine di curiosi che possono approfittare di spuntino gratuito. Il mondo dell’arte visto dal New York Times.
Nella capitale britannica si è svolto il più grande incontro di esponenti islamici che abbia mai avuto luogo in Europa. Ma dietro a questa apparente tolleranza verso i fondamentalisti della Gran Bretagna si nascondono interessi economici e strategici.
In un’Africa colpita dalla crisi economica, dal caos politico e dalle malattie, una voce controcorrente invita a disobbedire. E a dire basta alla rassegnazione, all’acquiescenza e all’opportunismo. Alcuni africani hanno già cominciato a farlo.
Secondo Philip Revzin, direttore del Wall Street Journal Europe, c’è una fondamentale mancanza di comprensione di quello che l’era dell’informazione può offrire e di quanto potrebbe aiutare i paesi europei a ottenere quello che vogliono.
Un’analisi di Bo Sodersten, professore di Economia politica, sulle condizioni dello Stato sociale svedese. Uno dei problemi di fondo è la corruzione politica. Ma non si tratta di bustarelle all’italiana, bensì di promesse di benefici sociali in cambio di voti.
Costruzione di oleodotti, cooperazione industriale, fornitura di materiale militare. Per contrastare Mosca, il presidente Kuchma gioca una nuova carta: quella del mondo musulmano. Un settimanale ucraino, passando sotto silenzio le difficoltà, approva.
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