L’annuncio è stato fatto dal presidente Mario Draghi durante una conferenza stampa
I paesi dell’euro devono fare le riforme, in futuro, “nell’ambito di un vera unione economica”. Lo scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, in un articolo che sarà pubblicato sul periodico tedesco Wirtschaftswoche.
“Una politica monetaria, orientata alla stabilità dei prezzi dell’eurozona, non può reagire agli shock che colpiscono un solo paese o una regione”, ha scritto Draghi. Per questo è necessaria una più forte unità della politica economica. Ansa
Il 22 gennaio 2015, dopo più di un anno di discussioni e rinvii, la Banca centrale europea (Bce) ha lanciato un suo programma per l’acquisto di titoli, il cosiddetto quantitative easing (alleggerimento quantitativo, qe). Si tratta di uno strumento già usato da altre banche centrali – soprattutto la Federal reserve statunitense, la Bank of England e la banca centrale giapponese – per cercare di rilanciare l’economia dopo la crisi scoppiata nel 2008. Leggi
L’euro ha aggiornato ancora i minimi da più di undici anni ed è sceso sotto quota 1,13 dollari, il giorno dopo l’annuncio del piano di acquisti di titoli di stato da parte della Bce per contrastare la deflazione nell’eurozona. L’euro è arrivato a 1,12 dollari, un livello che non si registrava dal settembre 2003. Ansa
Secondo molti economisti la mossa della Banca centrale europea è troppo timida, ma resta il fatto che confermando nella giornata di giovedì che acquisterà i titoli di stato con un budget di 60 miliardi al mese dal marzo 2015 al settembre 2016, la Bce ha manifestato chiaramente la voglia di rompere con le politiche economiche seguite finora dall’Unione. Leggi
Mario Draghi ha annunciato l’atteso provvedimento della Banca centrale europea (Bce) sul quantitative easing (qe), il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto di Francoforte si propone di contrastare la deflazione nell’eurozona e rilanciare l’economia favorendo i prestiti e gli investimenti.
L’acquisto di titoli di stato e di obbligazioni private sul mercato secondario sarà pari a 60 miliardi di euro al mese (una cifra superiore alle previsioni degli economisti) e partirà dal marzo del 2015 per concludersi alla fine di settembre del 2016. Comunque, ha detto Draghi, il programma andrà avanti fino a quando l’inflazione dell’eurozona non tornerà su livelli contenuti coerenti con gli obiettivi della Bce (intorno al 2 per cento).
Il piano prevede che il rischio legato all’acquisto dei titoli sia condiviso dalla Bce e dalle banche centrali dei paesi interessati per una quota pari al 20 per cento del totale. Il restante 80 per cento sarà garantito dalle sole banche centrali.
L’istituto di Francoforte ha inoltre lasciato invariato – allo 0,05 per cento – il suo principale tasso di riferimento. Resta immutato anche il tasso sui depositi: -0,20 per cento. Bbc, Reuters, Il Sole 24 Ore
L’euro è in calo dopo le parole di Mario Draghi. La moneta unica è indicata a 1,1520 dollari dopo un minimo di 1,512. Il Sole 24 Ore
La Banca centrale europea annuncia un piano di acquisti di titoli da 60 miliardi di euro al mese fino a settembre 2016. Ap
Il presidente della Bce parla delle nuove misure contro la deflazione in Europa.
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