Le vignette su Maometto pubblicate nel nuovo numero di Charlie Hebdo hanno provocato proteste in tutto il mondo
Almeno 24 persone sono rimaste ferite nel corso di una manifestazione a cui hanno partecipato circa cinquecento persone nella periferia di Kabul, in Afghanistan.
Le persone protestavano contro la rivista satirica francese Charlie Hebdo che ha pubblicato le vignette con Maometto. La polizia ha risposto al lancio di pietre aprendo il fuoco. Afp
L’Esercito elettronico siriano, un gruppo di hacker sostenitori del regime di Bashar al Assad in Siria, nelle prime ore di mercoledì 21 gennaio ha violato l’account Twitter del quotidiano francese Le Monde pubblicando diversi messaggi a suo nome. Tra i tweet anche il messaggio “Je ne suis pas Charlie”, riferito allo slogan “Je suis Charlie” con cui migliaia di persone in tutto il mondo hanno mostrato solidarietà alla redazione del settimanale Charlie Hebdo colpita da un attentato il 7 gennaio.
Le Monde ha annunciato di aver ripreso il controllo dell’account e cancellato i messaggi. Afp
Un gruppo di sfollati della regione del Waziristan, in Pakistan, si è unito agli esponenti delle tribù locali nelle strade della città di Bannu, nel nordovest del paese, per protestare contro le vignette pubblicate dalla rivista satirica francese Charlie Hebdo. Leggi
Le chiese bruciate durante le manifestazioni contro l’ultimo numero della rivista Charlie Hebdo, a Niamey, in Niger, il 17 gennaio, sono state 45.
Tra gli altri danni registrati ci sono: 5 hotel, 36 ristoranti, un orfanotrofio e una scuola cristiana. Sono stati tutti saccheggiati prima di essere incendiati. È stata bruciata anche la bandiera francese e un centro di cultura francese. Oltre ai cinque morti, nelle manifestazioni sono rimaste ferite 128 persone. Afp
Il 18 gennaio circa ventimila musulmani hanno manifestato contro le vignette pubblicate sull’ultimo numero uscito del settimanale francese Charlie Hebdo a Magas, una città nella repubblica dell’Inguscezia. Leggi
In Niger la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere un piccolo gruppo di manifestanti a Niamey. La manifestazione a cui hanno partecipato circa trecento persone è stata vietata dalle autorità, dopo che il 16 e 17 gennaio nel paese ci sono stati violenti scontri e incidenti durante le proteste contro la pubblicazione delle vignette su Maometto da parte del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Negli scontri sono morte quattro persone, luoghi di culto cristiani sono stati saccheggiati e incendiati. Afp
La polizia del Niger ha disperso con gas lacrimogeni decine di manifestanti che protestavano a Niamey contro la pubblicazione di vignette satiriche sul profeta Maometto contenute nel nuovo numero del settimanale francese Charlie Hebdo, pubblicato in tutto il mondo dopo la strage del 7 gennaio. I manifestanti hanno tirato pietre contro le forze dell’ordine. La manifestazione era stata vietata dopo che il 16 gennaio a Zinder, la seconda città del paese, erano state uccise quattro persone in scontri tra manifestanti anti Charlie Hebdo e polizia. I feriti sono 45. A Zinder è stato incendiato anche il centro culturale francese e tre chiese sono state saccheggiate. Afp
Manifestazioni, divieti, condanne e inchieste aperte contro giornali che hanno ripubblicato le vignette. Algeria, Sudan, Tunisia, Giordania, Gerusalemme Est, Pakistan, Afghanistan, Turchia, Iran, Senegal ed Egitto: le diverse reazioni alle vignette dell’ultimo numero del giornale satirico. Leggi
Dopo la preghiera del venerdì ad Algeri, in Algeria, migliaia di persone stanno manifestando contro le vignette di Charlie Hebdo.
Ci sono stati scontri tra la polizia pachistana e alcuni manifestanti che protestavano contro le vignette contenute nel nuovo numero della rivista Charlie Hebdo davanti al consolato francese a Karachi. Gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni e usato idranti per disperdere la folla, composta da molti studenti. Leggi
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