Sono state liberate le due volontarie italiane rapite in Siria. Le due ragazze sono arrivate in Italia alle 4 del mattino del 16 gennaio sono state interrogate dalla procura di Roma. E il 17 gennaio sono tornate a casa
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha riferito alla camera sul rapimento e la liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria il 31 luglio 2014.
Riguardo al tema dei riscatti Gentiloni ha detto: “ho letto riferimenti e indiscrezioni privi di reale fondamento e in qualche caso addirittura veicolati da gruppi terroristici e mi sorprende che a queste illazioni e a queste fonti sia stato dato da taluno credito senza alcuna verifica”.
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo erano partite con l’associazione Assistenza sanitaria in Siria - Horryaty per portare aiuti sanitari alla popolazione civile. Erano al loro secondo viaggio nel paese: ecco il resoconto, fatto nell’aprile del 2014, dopo la prima missione. Leggi
Il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, ha negato che sia stato pagato un riscatto per la liberazione delle due volontarie italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria alla fine di luglio. “Sul riscatto solo illazioni”, ha detto Gentiloni alla camera durante l’informativa del governo sulla vicenda.
“Siamo contrari al pagamento di riscatti e partecipiamo al contrasto multilaterale del fenomeno dei sequestri di persona a scopo di riscatto. La priorità è indirizzata alla tutela della vita e dell’integrità fisica dei nostri connazionali”, ha detto il ministro. “L’Italia in tema di rapimenti si attiene a comportamenti condivisi a livello internazionale, sulla linea dei governi precedenti”, ha aggiunto Gentiloni. La7, Askanews
Dopo la liberazione delle due volontarie Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, rapite in Siria nel luglio scorso, restano due gli italiani rapiti nel mondo e dei quali non si hanno più notizie: il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto e il gesuita romano Paolo Dall’Oglio. Di Lo Porto si sono perse le tracce il 19 gennaio 2012, quando è scomparso nella provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa. L’uomo, 39 anni, si trovava nella regione per l’ong Welt hunger hilfe e si occupava della costruzione di alloggi di emergenza nel sud del Punjab. Per Dall’Oglio, 60 anni, rapito in Siria a fine luglio 2013, le ultime informazioni risalgono a circa un mese fa, quando secondo fonti siriane, si trovava nelle mani del gruppo Stato islamico a Raqqa. Ma la notizia non è stata confermata da parte del ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Ansa
L’aereo che ha riportato in Italia Greta Ramelli e Vanessa Marzullo è atterrato alle 4 del mattino all’aeroporto di Ciampino, a Roma. Le due volontarie italiane di 20 e 21 anni erano state rapite nel nord della Siria alla fine di luglio. Le due ragazze sono state portate all’ospedale militare del Celio per un controllo medico. In giornata saranno interrogate dalla procura di Roma che ha aperto un’inchiesta sul loro rapimento. L’Italia nega di aver pagato un riscatto per la liberazione delle due ragazze, ma il segretario della Lega nord Matteo Salvini ha detto che l’Italia avrebbe pagato 12 milioni di dollari per il rilascio. Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni riferirà alla camera alle 13.
Vanessa Marzullo, 21 anni, e Greta Ramelli, vent’anni, erano state rapite vicino ad Aleppo, in Siria, il 31 luglio 2014. Un video diffuso il 31 dicembre 2014, rivendicato da Jabhat al Nusra, gruppo satellite di Al Qaeda, le mostrava velate chiedere l’aiuto del governo italiano.
Probabilmente le due ragazze sono state vendute più volte e passate nelle mani di numerosi gruppi di ribelli. Vanessa Marzullo e Greta Ramelli seguivano il progetto Horryaty, che cerca di dare assistenza sanitaria alla popolazione civile siriana, ed erano al loro secondo viaggio nel paese.
Sono state liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite in Siria. Lo ha confermato su Twitter il governo italiano. Palazzo Chigi
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